Covid, crisi economica e disperazione dei commercianti napoletani: l’allarme degli avvocati

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Risale a poche ore fa la notizia di un noto commerciante napoletano di Piazza Garibaldi che nella tarda mattinata di sabato 9 gennaio ha deciso di cedere alla disperazione, allo sconforto e all’abbandono da parte dello Stato compiendo il gesto estremo di togliersi la vita all’interno del suo negozio.

Si tratta del fotografo Umberto Sbrescia, 67 anni, titolare della storica attività commerciale specializzata in fotografia e strumentazione altamente professionale, sita in Via Silvio Spaventa.

A lanciare l’allarme sono stati i familiari stessi che non vedendolo tornare a casa per pranzo hanno allertato prima amici e colleghi e poi le Forze dell’Ordine.

Sono stati gli Agenti della Polizia della Sezione di Piazza Garibaldi a fare irruzione all’interno del negozio e a scoprire il corpo ormai senza vita dell’onesto lavoratore. Il povero commerciante non ha retto alla grave crisi economica dovuta alle forti restrizioni dettate dal Governo. Infatti, le Istituzioni Nazionali dal mese di marzo 2020 hanno imposto chiusure e limitazioni di orari di apertura dei negozi che hanno determinato un insanabile crollo dei guadagni. Di fronte a tale situazione il sig. Sbrescia si è dovuto arrendere anche a causa dell’indifferenza e all’abbandono totale da parte dello Stato e delle Istituzioni stesse.

La notizia del suicidio del sig. Sbrescia ha sconvolto un intero quartiere e parenti a amici non hanno fatto mancare il proprio affetto lasciando messaggi di sostegno e di dolore per la perdita di un uomo che sin dal 1958 con la sua attività commerciale rappresentava un punto di riferimento per tutti i fotografi professionisti e amatoriali. Sempre gentile, disponibile e sorridente accoglieva nel suo negozio clienti e amici dando a tutti preziosi consigli e suggerimenti dettati dalla sua grandissima professionalità e profonda conoscenza della materia.

Il gesto disperato del sig. Sbrescia non può e non deve essere classificato come un gesto isolato e sporadico di un uomo fragile che non ha saputo reggere al peso della gravissima crisi economica che stiamo vivendo a causa del Covid 19, ma deve rappresentare un punto di partenza imprescindibile dal quale muovere per comprendere ed affrontare in maniera definitiva la situazione che soprattutto in alcune zone di Napoli non può più essere messa in secondo piano.

Lo Studio Legale Vizzino, già da anni combatte al fianco dei commercianti di Piazza Garibaldi affinché il punto nevralgico della Città, luogo di arrivo di turisti da tutte le parti del mondo, possa essere riqualificato e valorizzato. Con il svilupparsi della Pandemia da Covid 19 il degrado e abbandono dell’area sono risultati ancora più evidenti così come il disinteresse e la strafottenza delle Istituzioni sia a livello locale che Statale. In qualità di Avvocato fortemente radicato proprio in questa zona di Napoli ho avuto modo di conoscere e vedere con i miei stessi occhi le problematiche e le criticità di una Piazza e di una intera zona che potenzialmente sarebbero potuti essere un meraviglioso biglietto da visita per una delle più belle città del mondo. Basta fare due passi in questa area per assistere alle quotidiane illiceità e disprezzo delle Leggi che si verificano da parte dei tantissimi immigrati clandestini che affollano la Piazza. Negli ultimi mesi il volto della zona rappresenta in pieno il degrado di cui ho tanto parlato anche negli articoli precedenti. Da una parte si assiste a ristoranti, bar, attività commerciali e mercati rionali chiusi a causa delle restrizioni rigide e talvolta illogiche dettate dall’emergenza Sanitaria attuale; dall’altra parte vediamo mercatini abusivi a cielo aperto organizzati e gestiti dai clandestini che in violazione di tutte le Leggi dettate in materia si affollano e creano assembramenti incuranti del pericolo di contagio e di ulteriore e conseguenziale diffusione del Virus. In queste circostanze si assiste violazioni legislative gravissime non solo con riguardo alle norme sul diritto alla salute ma anche quelle riguardanti la leale concorrenza del mercato e le Leggi in materia fiscale. Infatti, coloro che allestiscono queste attività commerciali clandestine ed illegittime incidono negativamente ancora di più sui commercianti regolari della zona non solo perché queste attività “di fortuna” si sottraggono alle restrizioni di chiusura dettate dalla Regione e dallo Stato ma anche perché esercitano le proprie vendite in frode alle leggi fiscali omettendo di emettere i regolari scontrini e le fatture. Dunque, è chiaro che in una tale condizione non può esserci leale concorrenza in quanto il prezzo di questa merce sarà sempre più basso rispetto a quello dei negozi rispettosi delle Leggi. Inoltre, vi è da dire che si tratta per lo più di vendita di merce contraffatta o rubata o comunque di dubbia provenienza e nonostante le ripetute richieste di intervento della Polizia non si capisce il motivo per cui questa stessa merce non venga mai sequestrata e perché non si riesca a mettere fine una volta per tutte all’esercizio di queste attività illegali che di fatto avvengono quotidianamente alla luce del sole. Ogni giorno, commercianti e imprenditori della zona sollecitano l’intervento delle Forze dell’Ordine a tutela dei propri diritti di onesti lavoratori ed è purtroppo triste dover riportare che molto spesso si riscontra o la mancata risposta da parte degli stessi Organi di Polizia con contestuale mancanza di intervento oppure anche nel caso in qui questo ci sia, spesso è limitato a far allontanare semplicemente coloro che in quel momento stanno svolgendo l’illecita vendita di merce. Tutto ciò come si può ben immaginare si ripercuote in maniera drastica sugli onesti lavoratori che tutti giorni si impegnano a gestire le proprie attività in ossequio ai dettati legislativi, rispettando i decreti e gli orari di chiusura ed emettendo le regolari fatture in riferimento alla merce venduta.

Alla luce della fortissima disperazione che affligge tutti i commercianti e imprenditori di Napoli, è doveroso chiedersi: la Legge è uguale per tutti?

Sono sicuro che se provassimo a rivolgere questa domanda ai familiari del povero sig. Sbrescia oppure ad uno qualsiasi dei commercianti o ristoratori di Piazza Garibaldi la risposta non poterebbe essere che negativa.

Al di là della risposta a questa domanda retorica, la risposta che vogliamo e pretendiamo adesso è quella delle Istituzioni che non possono più ignorare la disperata situazione e continuare ad aggrapparsi in maniera vile ad attenuanti e giustificazioni prive di senso logico.

E’ arrivato il momento di schierarsi dalla parte degli onesti lavoratori che vogliono continuare ad esercitare le proprie attività lavorative in maniera diligente e sicura e che pagano regolarmente le tasse. E’ giunta l’ora di tutelare in maniera efficiente e costruttiva un’intera categoria di persone che improvvisamente si è ritrovata a non poter più garantire un guadagno sicuro alle proprie famiglie.

Questo disperato appello è più che altro un grido di dolore che va ad unirsi a quello dei familiari e amici del sig. Sbrescia ed è rivolto in particolare al Sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, al Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, e a tutte le Istituzioni, affinché prendano atto una volta per tutte delle reali problematiche che affliggono la città di Napoli e agiscano in maniera costruttiva con dei provvedimenti razionali e che diano finalmente giustizia a coloro che operano e lavorano onestamente e con diligenza.

A questo proposito, lo Studio Legale Vizzino coglie l’occasione per manifestare tutto il suo sostegno e vicinanza alla famiglia del sig. Umberto Sbrescia e rinnova la propria solidarietà e aiuto nei confronti di tutti i commercianti, ristoratori e imprenditori della zona di Piazza Garibaldi ribadendo con fermezza che attraverso l’unione e l’impegno concreto sul territorio le cose si possono cambiare. Bisogna scendere in campo concretamente e dimostrare forza e impegno per poter superare questo drammatico momento. Si invitano tutti i commercianti, ristoratori ed imprenditori a riunirsi in una manifestazione pacifica di sit-in in onore del sig. Sbrescia Umberto e per sollecitare un intervento costruttivo e concreto da parte dello Stato e delle Istituzioni Regionali. Insieme possiamo fare la differenza!