Pasqua a Napoli: tra riti, tradizioni e boom di turisti

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Un’occasione per riscoprire usanze radicate nei secoli e tramandate di generazione in generazione. La tradizione vuole che in queste giornate, che a Napoli segnano anche l’inizio della bella stagione, tutto si rinnovi. E’ questo il significato della Pasqua e la città vive la propria fede in maniera profonda attraverso il culto religioso.

Dalla città moderna a quella antica e sfilando tra le strade e i palazzi di oggi, arrivando a sfiorare le domus di duemila anni fa, Ercolano ha accolto per la prima volta la Via Crucis diocesana, voluta dall’arcivescovo di Napoli, il cardinale Crescenzio Sepe.

“La croce come mezzo di salvezza e segno di speranza per ognuno di noi. Il seggio di Cristo che continua a servire l’uomo e a insegnarci la legge dell’amore anche per l’uomo sofferente”. Queste le parole del cardinale.

Intanto in occasione delle festività di Pasqua e del ponte della Liberazione in città si registra il boom di presenze turistiche. Le strutture saranno quasi gremite. Difficile trovare camere libere. L’occupazione media, infatti, nel periodo pasquale, ha quasi raggiunto il 90%.

Il Maggio dei Monumenti, arricchito da mostre straordinarie, è un ottimo traino per coniugare l’esperienza Napoli legata a sapori, profumi e panorami, alla parte strettamente culturale con Caravaggio e Canova che accompagneranno i turisti fino all’Universiade di luglio.

Saranno circa 570mila i passeggeri previsti in transito all’Aeroporto Internazionale di Napoli tra arrivi e partenze.
Per chi parte, Londra, Parigi, Barcellona, Amsterdam e Berlino saranno le mete di viaggio prescelte in occasione di Pasqua e dei ponti primaverili.