Sono stati rintracciati e già interrogati dal pm anche gli altri due componenti della banda di malviventi coinvolta nell’incidente in cui ha perso la vita ieri a Napoli, a Calata Capodichino, l’agente scelto di Polizia, Pasquale Apicella.
Erano invece già in stato di fermo altri due protagonisti dell’inseguimento, bloccati ieri mattina dopo il tragico episodio: si tratta di due persone nate nella ex Jugoslavia, uno serbo di 27 anni e un croato di 40 anni, entrambi residenti nel campo rom di Giugliano in Campania, in provincia di Napoli.
Omicidio volontario, resistenza, lesioni personali dolose, tentativo di rapina aggravata e ricettazione i reati di cui dovranno rispondere. 37 anni, dal 2014 in polizia Pasquale Apicella, lascia una moglie e due figli piccoli, l’ultima di appena sei mesi.
Il poliziotto è morto a seguito del violento scontro con la vettura dei ladri che era andato ad arrestare, dopo che avevano cercato di svaligiare alle 4 del mattino la filiale della Credit agricole in via Abate Minichini.
Un’Audi A4 con a bordo i 4 presunti rapinatori sfonda la vetrina dell’istituto di credito per portare via o sabotare il bancomat. Parte l’allarme per la centrale operativa della polizia e arriva la prima volante.
I ladri cercano di guadagnare una via di fuga, e speronano la vettura della polizia, imboccando contromano e a forte velocità via Calata Capodichino.
È da questa strada che Apicella sta arrivando guidando la sua volante del commissariato di Scampia, dove prestava servizio, insieme al suo collega, l’assistente capo coordinatore Salvatore Colucci.
L’Audi si scontra frontalmente con l’auto della polizia, e Apicella è morto sul colpo. Nello scontro sono rimasti feriti il collega di Apicella, ora sotto osservazione dei medici, e i primi due fermati. Uno è ricoverato all’ospedale Cardarelli, l’altro al Loreto Mare.