Un volo con il drone sulla città antica e nei nuovi scavi alla scoperta delle domus venute alla luce grazie alla narrazione del direttore del Parco archeologico di Pompei, Massimo Osanna: la casa del Giardino con gli affreschi del triclinio e il portico dipinto; la casa di Orione con le pitture di primo stile e il mosaico di Orione, unico nel suo genere; ma anche gli ambienti della vita di tutti i giorni.
Uno spaccato della vita quotidiana della città: tutto questo è visibile sul canale YouTube del MiBACT dove dall’inizio dell’emergenza coronavirus i musei, i parchi archeologici e gli istituti autonomi statali stanno fornendo contributi audiovisivi di ogni genere per permettere alle persone di continuare a godere del patrimonio culturale nazionale.
Gli scavi della Regio V, resi possibili dal Grande Progetto Pompei, hanno portato alla luce diversi ambienti dell’antica città: strade, edifici con balconi, la Casa del Giardino, di cui i paleobotanici hanno ricostruito interamente la flora, e la Casa di Orione, con i due mosaici di ispirazione egizia.
Dalle immagini riprese dall’alto grazie al volo del drone, si vede la Regio V che si affaccia sulla via di Nola, una delle grandi arterie di Pompei, una zona ricca di attività commerciali e di case sfarzose, anche se non di grandi dimensioni. Segno di quella classe media che nella antica città aveva prosperato fino all’eruzione del 79 d.C.