Processo a Berlusconi su compravendita senatori: il tribunale accetta solo il Senato come parte civile

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Il Senato della Repubblica parte civile contro Silvio Berlusconi. Con una ordinanza letta in apertura dell’udienza la prima sezione del Tribunale di Napoli ha accolto la richiesta che era stata avanzata in seguito alla decisione del presidente dell’assemblea di palazzo Madama, Piero Grasso, e sostenuta in aula dall’avvocatura dello Stato. I giudici davanti ai quali si sta svolgendo il processo per la presunta compravendita dei senatori, che vede imputati l’ex premier Berlusconi e l’ex direttore dell’Avanti Valter Lavitola, hanno ammesso il Senato ma hanno escluso dalle parti civili l’Italia dei Valori, il Codacons e alcuni gruppi di cittadini. L’Idv, che era assistita dal suo ex leader Antonio Di Pietro (oggi assente in aula), esce dal processo sulla base di una considerazione fatta dai giudici in riferimento all’attività di Sergio De Gregorio, figura centrale dell’accusa: De Gregorio, eletto senatore nel partito di Di Pietro, avrebbe ricevuto tre milioni di euro da Berlusconi per passare al centrodestra; il Tribunale, in estrema sintesi, ha sottolineato tuttavia che quando votò la prima volta con il centrodestra il senatore aveva già lasciato da oltre un anno l’Italia dei Valori e pertanto il partito non può sostenere di essere stato danneggiato.