Quarto, accolti 12 bambini Sharawi in un bene confiscato al clan Polverino

Iniziativa del Comune che ha accolto la richiesta delle autorità del governo della Repubblica Araba Democratica dei Saharawi e dell'Associazione "Bambini Senza Confini ETS"

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Il Comune di Quarto (Napoli) ha accolto la richiesta delle autorità del governo della Repubblica Araba Democratica dei Saharawi e dell’Associazione “Bambini Senza Confini ETS” e da ieri ospita, nel bene confiscato al clan Polverino ribattezzato “Albergo Diverso-B&B della Legalità”, un gruppo di 8 bambini e 4 bambine, oltre a due accompagnatori, del Popolo Saharawi. Gli Saharawi, nonostante il riconoscimento dell’ONU del proprio diritto all’autodeterminazione, per sfuggire alla guerra si sono rifugiati in un campo profughi nel deserto algerino da dove continua ancora oggi la propria strenua resistenza. Fulvio Rino, presidente dell’Associazione Bambini Senza Confini ETS.

IL SINDACO HA PRESENTATO IL PROGRAMMA

Il sindaco di Quarto, Antonio Sabino, ha presentato il fitto programma delle attività previste nelle prossime due settimane e il gemellaggio tra i giovani studenti locali e il popolo Saharawi. Gli aspetti legati alle politiche sociali, invece sono stati raccontati dall’assessore Angela di Francesco.

NUMEROSI GLI INTERVENTI

All’iniziativa hanno partecipato anche l’assessore alla Legalità e Beni confiscati Raffaella De Vivo, il responsabile dell’ATS che gestisce il bene confiscato Albergo Diverso-B&B della Legalità, Giovanni Esposito, il presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Campania, Ottavio Lucarelli, il referente del bene confiscato Casa Mehari, Ciro Biondi ed i rappresentanti della Fondazione Polis della Regione Campania.