Dopo 10 mesi di disagi, traffico, imprecazioni da parte dei Napoletani (presi in giro da un’amministrazione comunale sempre più fallimentare), l’annuncio dell’inizio dei lavori per la riapertura della Galleria Vittoria e della conclusione degli stessi a tempo di record, ha fatto ben sperare. E invece, dal giorno dopo, è scattato l’allarme. L’Anas ha annunciato lavori 24 ore su 24 e 4 mesi di lavori, 120 giorni per riattivare il transito. E invece, anche oggi, pochissimi operai al lavoro e turni ridotti. Che succede? Perché la differenza tra annunci e realtà? Non è un inedito per questa città, ma il consigliere regionale di Europa verde, Francesco Emilio Borrelli, ha scritto all’Anas che oggi ha risposto: “Adesso è solo in corso la fase preparatoria di accantieramento, che si sta sviluppando sia all’interno della galleria, mediante la preparazione degli spazi oggetto di lavorazione, sia all’esterno, per il trasporto dei materiali presenti che costituiscono ostacolo alla sicurezza delle attività, in luoghi di stoccaggio”.
“Se lo avessero spiegato nel giorno dell’inaugurazione – ha affermato Borrelli – probabilmente non ci sarebbe stato bisogno di richiedere queste delucidazioni e anche i residenti che hanno attivato le ronde per verificare lo stato di avanzamento dei lavori sarebbero più tranquilli”.
Ma la dicotomia tra annunci e realtà è ormai un elemento comune in una città dove i disagi per lo stato delle strade, dei marciapiedi, dei parchi e dei giardini, senza contare le condizioni degli edifici, con facciate che crollano uccidendo inermi cittadini o della pubblica illuminazione, anch’essa assassina, sono sempre più gravi.
Quando si inizierà a fare sul serio, dunque, nel ventre della galleria? Non è possibile saperlo. Gli annunci entusiastici, evidentemente, dovevano essere benzina nel motore di chi ha deciso di candidarsi a sindaco ed ha potuto sfruttare il ruolo di assessore finché ha potuto. E anche questa volta forse non resta che affidarsi a un miracolo di San Gennaro.