Ruby ter, Berlusconi assolto perché “il fatto non sussiste”
Silvio Berlusconi è stato assolto nel processo Ruby ter. L’ex premier era imputato con l’accusa di corruzione in atti giudiziari e per lui la procura aveva chiesto una condanna pari a 6 anni. Per i giudici del Tribunale di Milano “il fatto non sussiste”.
L’impianto accusatorio formulato dalla procura di Milano, rappresentata in aula dal procuratore aggiunto Tiziana Siciliano e dal pm Luca Gaglio, non ha dunque retto al vaglio dei giudici della settima sezione penale.
LA SETTIMA SEZIONE PENALE DICE NO ALLA RICOSTRUZIONE DELLA PROCURA MILANESE
Stando alla ricostruzione dei pm, tra il 2011 e il 2014 l’ex premier avrebbe corrotto con 10 milioni di euro Ruby (che avrebbe ricevuto 5 mln), le cosiddette “olgettine” e gli altri ospiti delle serate di Arcore poi ascoltati come testimoni nel processo Ruby che si concluse con l’assoluzione definitiva di Berlusconi in Cassazione.
I magistrati milanesi sono convinti che l’ex premier abbia “comprato” il silenzio delle ragazze e di tutti quelli che parteciparono ai festini del “bunga bunga” per spingerli a rendere testimonianze false o reticenti davanti ai giudici, e soprattutto a non rivelare in Tribunale i retroscena più “piccanti” dei festini di Villa San Martino. Una maxi corruzione che, sempre secondo l’ipotesi accusatoria, avrebbe insomma portato all’assoluzione di Berlusconi nel primo processo sul caso Ruby proprio grazie a una serie di testimonianze “addomesticate”. Una ricostruzione non accolta dal Tribunale che ha pronunciato una sentenza di assoluzione “perchè il fatto non sussiste”.
IL COMMENTO DELLA PREMIER GIORGIA MELONI
“L’assoluzione di Silvio Berlusconi è un’ottima notizia che mette fine a una lunga vicenda giudiziaria che ha avuto importanti riflessi anche nella vita politica e istituzionale italiana. Rivolgo al Presidente Berlusconi a nome mio e del Governo un saluto affettuoso”. Lo dichiara la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.