Somma Vesuviana, il dolore della città per il carabiniere ucciso a Roma

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Almeno quattro persone si trovano in caserma per essere ascoltate nell’ambito delle indagini sulla morte del carabiniere ucciso a Roma nella notte con alcune coltellate mentre era in servizio.

L’aggressione è avvenuta in via Pietro Cossa, nel quartiere Prati. Da una prima ricostruzione, il vice brigadiere 35enne durante un servizio con alcuni colleghi stava fermando due uomini considerati responsabili di furto e estorsione quando uno di loro avrebbe estratto il coltello ferendolo più volte, il vice brigadiere, Mario Cerciello Rega, è morto poco dopo in ospedale.

L’uomo sarebbe stato ucciso per cento euro: è questa la cifra che sarebbe stata chiesta in cambio della restituzione di un borsello rubato dai due. Quello che in gergo si chiama “cavallo di ritorno”.

Si era sposato da poco più di un mese il 35enne. Sul suo profilo Facebook le foto delle nozze, celebrate il 19 giugno, in cui è ritratto sorridente con la moglie.

Sgomento e commozione nella sua città di origine, Somma Vesuviana. Le parole dei sindaco Salvatore Di Sarno e dei vicini di casa.