Il tecnico di Certaldo ha presentato così la sfida di domenica contro gli scaligeri:
“Il tempo delle parole è finito, nel senso che poi valuteremo quanto sono servite in fondo a questo campionato, o quanto sono entrate dentro noi stessi. Domani sarà tutto molto più semplice: sarà una partita molto onesta, saremo lì con le nostre responsabilità, col nostro talento, con i nostri timori. Questa partita vale molto. Lo sappiamo. Il risultato di questa partita ci dirà dove saranno rivolti i nostri pensieri, perché poi una sconfitta potrebbe essere fatale. Quindi è tutto racchiuso in quello che vogliamo fare delle nostre vite calcistiche e delle nostre carriere, in senso di quello che sarà il finale di campionato. Il risultato di questa partita dirà molto.
Nella partita con il Milan, che lotterà per lo scudetto fino in fondo, ho capito che la squadra di Pioli è venuta a giocare la partita perché il Napoli non fosse il Napoli vero. Quindi no, non ha tolto nessuna sicurezza. Soprattutto all’inizio abbiamo fatto tante cose fatte bene, poi siamo stati condizionati da questo gol e la reazione non è stata la migliore di quelle che potevamo avere. Però è un gol che si è ripetuto, qualche volta, durante la stagione: bisogna presidiare il limite dell’area sulle respinte, sulle palle inattive. Ci era già successo. Purtroppo fa parte di noi, a causa della nostra qualità siamo meno interessati allo sporco della partita e più orientati a usare la tecnica, la qualità. Anche domani, se non riusciremo a metterla sul nostro senso di costruzione di squadra, bisognerà dimostrare di avere un corpo. Se non basta la tecnica dobbiamo essere disponibili allo scontro fisico, il nostro avversario è un avversario è allenato bene da Tudor, che ha fatto vedere di essere un grande allenatore. Il Verona è bravo a dare battaglia ma ha anche una qualità tattica, di squadra, di costruzione di gioco”.