Successo per il primo gala “Vesuvio d’oro” al Pierrot di Ponticelli

Parlati: “Le periferie motore in tutti i settori della società”. Presenti Fulvio Bonavitacola, Ciro Borriello, Roberta Gaeta, Antonio De Iesu, olimpionici e artisti

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NAPOLI – Teatro Pierrot gremito per la prima edizione del gala “Vesuvio d’oro”, la manifestazione promossa da Fisiomedical Consulting e Nippon Judo Club che ha inteso premiare chi ha dimostrato vicinanza alle periferie napoletane attraverso lo sport, il terzo settore, il giornalismo e lo spettacolo.

Alla serata sono intervenuti il vice presidente della Regione Campania Fulvio Bonavitacola, gli assessori comunali di Napoli Roberta Gaeta e Ciro Borriello, il questore Antonio De Iesu e il presidente del Coni Campania Sergio Roncelli.

E ancora gli olimpionici Igor Cassina, Davide Tizzano, Sandro Cuomo, Pino Maddaloni, Imma Cerasuolo, Claudio Pollio e Vincenzo Boni. E gli artisti: Foja, Francesco Paolantoni, Pasquale Palma, i Sud 58, Floriana De Martino e Domenico Pinelli. Per il giornalismo, Gianfranco Coppola, vicepresidente nazionale Ussi. La serata è stata condotta da Mariù Adamo.

“Abbiamo vissuto una bella serata all’insegna dello sport, delle politiche sociali, delle periferie e dei progetti legati al territorio”, dice Gennaro Parlati, organizzatore del gala “Vesuvio d’oro” e direttore generale della Fisiomedical Consulting.

“E poi per un giorno abbiamo messo Ponticelli, periferia est, al centro della città. Siamo convinti che le periferie possano essere un motore in tutti i settori della società. Da Vesuvio d’oro parte un messaggio per i giovani di questi quartieri, ai quali vogliamo far comprendere appieno il significato di una vita nel giusto, dedicata alle proprie passioni.

Sport, welfare e cultura sono elementi indispensabili, in grado di impedire l’insorgere di fenomeni come il bullismo, le baby gang, la dispersione scolastica e la violenza. Il futuro? Già pensiamo alla seconda edizione. Ci piacerebbe che la manifestazione diventasse itinerante e che venisse portata di anno in anno nelle diverse periferie napoletane”.