Lino Musella è autore e interprete di Tavola tavola, chiodo chiodo… la nuova produzione della Elledieffe diretta da Carolina Rosi e del Teatro di Napoli – Teatro Nazionale che ha debuttato con successo in prima assoluta al San Ferdinando – il Teatro di Eduardo.
Lo spettacolo nasce, nella forzata pausa imposta dalla pandemia, dagli studi di Musella, sollecitati in parte da Tommaso De Filippo e dedicati alla figura del grande drammaturgo.
Tavola tavola, chiodo chiodo … sono le parole con cui termina la dedica che Eduardo riserva a Peppino Mercurio, il suo storico macchinista, e che fa incidere su una lapide tuttora posizionata sul palcoscenico del San Ferdinando. Un omaggio al suo sodale capomastro che tavola su tavola, appunto, aveva ricostruito quello stesso palcoscenico distrutto dai bombardamenti nel ‘43. Queste parole costituiscono l’evocativa immagine su cui Lino Musella costruisce il suo percorso nei pensieri che stanno dietro le parole di Eduardo, trasportando sulla scena la sua personale passione e l’esperienza di un quarantenne che senza nessun intento storicistico o didascalico si avvicina alla vita del grande Maestro e in particolar modo alla sua visione d’insieme del mondo dello spettacolo. Ne scaturisce un intenso ritratto d’artista dedicato all’Eduardo capocomico e alle sue battaglie civili, condotte instancabilmente tra vittorie e fallimenti.
Un “assolo con musica”, con l’originale commento sonoro che il chitarrista Marco Vidino esegue in scena, in cui Lino Musella presta voce e corpo alle parole che Eduardo rivolge alle Istituzioni, sia negli scritti che indirizza nel 1959 al Ministro Umberto Tupini, sia quando nel 1982 a Palazzo Madama si rivolge direttamente ai suoi colleghi senatori, ma anche articoli di giornali e note private, come quelle dei carteggi relativi all’impresa estenuante per la ricostruzione e il mantenimento del Teatro San Ferdinando, oppure come i pensieri dedicati ai giovani del Carcere Filangieri. Un grande successo, testimoniato dai molti e ripetuti applausi del pubblico alla “prima”, per questo spettacolo che dopo le repliche a Napoli è in programma al Piccolo Teatro di Milano, al Verdi di Pordenone e al Vascello di Roma.