Una carezza in un pugno, a Napoli Est un concorso contro la discriminazione di genere

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Una carezza in un pugno. A Napoli est lanciato un concorso di idee rivolto alle bambine e alle ragazze del quartiere per realizzare un video. Il tema è la discriminazione di genere. Madrina del concorso la giornalista Amalia De Simone. Amalia ha ricevuto l’onorificenza di Cavaliere della Repubblica dal presidente Sergio Mattarella per le sue inchieste giornalistiche. Evento nella sede della Fondazione Famiglia Di Maria, presieduta da Anna Riccardi.

Secondo i ricercatori di Noi@Europe i quartieri della periferia di Napoli hanno il maggiore tasso di disoccupazione femminile rispetto al resto della città. Tra i primi quattro quartieri spicca San Giovanni a Teduccio dove solo il 12,8% delle donne ha un lavoro. In questo scenario si inserisce “Una carezza in un pugno”. Il progetto è finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento Pari Opportunità. Nasce, però, dalla Fondazione Famiglia di Maria in sinergia con un gruppo di istituti scolastici napoletani della sesta municipalità del comune di Napoli. In quest’area esistono forme diversificate di disagio sociale.
A discutere del tema, insieme alla giornalista Anna Trieste e a Giorgia Gusmeroli, ingegnere e consulente della multinazionale Deloitte che da 2 anni si occupa di talenti con Digita Academy, la scuola di alta formazione con l’università Federico II di San Giovanni a Teduccio, anche la 12enne Anna Balbi, premiata recentemente dal Capo dello Stato per il suo impegno civile nel quartiere, in particolare contro l’evasione scolastica.

http://www.famigliadimaria.it/