Whirlpool, Conte garantisce impegno ma fiducia lavoratori è al “lumicino”

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Promesse di incontri, rassicurazioni e garanzie di massimo impegno.

Il tempo passa, il 31 ottobre si avvicina, e questo è quello che hanno ottenuto dal Governo i lavoratori dello stabilimento Whirlpool di via Argine dopo la protesta di ieri che ha portato al blocco dello svincolo autostradale della Napoli Salerno.

I lavoratori avevano deciso di incrociare le braccia per otto ore proprio per sollecitare il governo ad un intervento deciso sulla multinazionale americana per scongiurare la cessazione delle attività.

In serata Conte ha voluto rassicurare gli operai che, però, a quanto dicono, non credono più a impegni e promesse soprattutto dopo che l’azienda americana aveva già disatteso gli accordi firmati a ottobre 2018 con il ministero dello sviluppo economico quando era presieduto da Luigi di Maio.

Oggi il ministro è Stefano Patuanelli e la sfiducia dei 420 operai napoletani di Whirlpool è comunque ai minimi storici.

Non sembra abbia prodotto risultati concreti neanche la proclamazione da parte dei sindacati confederali provinciali di uno sciopero generale di tutti lavoratori delle attività dell’area metropolitana di Napoli il prossimo 5 novembre.

Quel giorno, quando la Whirlpool avrà già chiuso i battenti e i dipendenti avranno già ricevuto le lettere di licenziamento, i sindacati presidieranno la fabbrica con un’assemblea aperta alla città. Mentre il medico studia però, i malati, ovvero i lavoratori, stanno cercando di non morire organizzando nuove iniziative di protesta con un’assemblea in fabbrica che si è svolta questa mattina.