Whirlpool, torna alta tensione tra lavoratori

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In vista dell’incontro di lunedi prossimo tra governo e azienda, tornano in piazza i lavoratori dello stabilimento Whirlpool di via Argine a Napoli.

Questa mattina gli operai della fabbrica di lavatrici hanno dato vita un corteo e un sit in di protesta sul raccordo che da via argine porta all’autostrada bloccandola per alcuni minuti.

A liberare il presidio gli agenti di polizia in tenuta antisommossa e non sono mancati momenti di tensione.

A riaccendere la fiamma della contestazione tra i 420 operai del sito produttivo una comunicazione della multinazionale americana alla società statunitense che opera nel controllo delle società quotate in borsa.

Il documento riguarda l’intenzione di “cessare la produzione nell’impianto nei prossimi mesi con uscita prevista per il 2020”.

Sindacati e lavoratori erano certi di un invito a partecipare al tavolo che ci sarà al governo il prossimo 20 gennaio.

Proprio la mancata convocazione ha scatenato la protesta di questa mattina. Al termine del blocco stradale, i manifestanti sono rientrati in fabbrica per un’assemblea, ma hanno già annunciato nuove mobilitazioni nei prossimi giorni.