8 anni fa l'omicidio di Domenico Noviello, Rosy Bindi alla commemorazione a Castel Volturno

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Domenico Noviello, imprenditore di Castel Volturno, venne assassinato il 16 maggio del 2008 dal clan dei Casalesi. La sua colpa quella di essersi rifiutato di pagare il pizzo alla camorra. Noviello aveva contribuito all’arresto di almeno cinque persone coinvolte in estorsioni, minacce e agguati ai danni di molti imprenditori, magistrati e giornalisti tra cui anche Roberto Saviano.
La Federazione nazionale Antiracket ed Antiusura Italiane ha voluto ricordare il suo impegno durante un appuntamento che si è tenuto nella piazzetta Domenico Noviello, nella località Baia Verde, dove Dimitri Russo sindaco di Castel Volturno,Tano Grasso, presidente onorario della FAI, Santi Giuffrè, commissario straordinario del Governo per il coordinamento delle iniziative antiracket ed antiusura e Rosy Bindi, presidente della Commissione Parlamentare Antimafia hanno commemorato l’imprenditore casertano nel luogo dell’omicidio. Subito dopo, al dibattito pubblico organizzato nel giardino di una villa confiscata alla camorra, hanno partecipato anche tanti giovani studenti, autorità civili e militari e la famiglia dell’imprenditore.
L’obiettivo fare memoria e proporre una riflessione sul significato della scelta di Noviello di opporsi alle richieste estorsive, come spiega il presidente della commissione antimafia Rosy Bindi.
Tano Grasso, presidente onorario della FAI, ha parlato delle difficoltà delle associazioni antiracket nel convincere i commercianti a denunciare chi chiede il pizzo.