Affreschi di vita su Napoli, per Bruno Marra un libro che nasce dalle emozioni

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IMMAGINI DI ANTONIO COSCIONE

Nasce e si sviluppa attraverso le emozioni, quelle tangibili, che vivi a volte restando senza fiato, come la prima volta al “San Paolo” dove paura e smarrimento si mescolarono con l’azzurro della maglia del Napoli. E’ “BruNapoli”, il primo libro del giornalista Bruno Marra, penna elegante e dotta, capace di raccontare come pochi le gesta della squadra azzurra, ma anche e soprattutto le dinamiche tutte partenopee sulle quali passioni, tifo e momenti di vita si fondano. Il volume edito da “Markcomms”, con la prefazione del giornalista Guido Baldari, che con Marra lavora gomito a gomito e la postfazione di uno di quelli che hanno tenuto a battesimo il percorso professionale dell’autore, Fabrizio Piccolo, è stato presentato in una delle sale di “Palazzo Caracciolo”, in via San Giovanni a Carbonara, nel cuore del centro storico di Napoli. In quel dedalo di strade e meravigliose chiese, a due passi dalle mura antiche di Porta Capuana e dall’oscuro Castel Capuano, dove più che in ogni altra parte della città si respira l’umore e l’ansia di un popolo sempre in bilico tra la farsa e la tragedia. Nell’elegante albergo scelto dal Real Madrid per la prossima permanenza partenopea, decine di giornalisti e amici hanno accolto la nascita di quello che, nella nella copertina di Alessandro Overa, viene definito un compendio di “Piccoli affreschi sull’arte di essere napoletani”. Arte che solo chi riesce a scrutarne le angolature più significative e degne di racconto può tramandare. Con quelle “mani piccerelle, che sann sul scrivere”, come sapientemente sentenziò la signora Vittoria, mamma dell’autore.