Spari davanti ai bambini, colpita la vetrina di “Poppella” nella Sanità: le lacrime del pasticciere

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Intorno alle sette e trenta di questa mattina due malviventi hanno sparato alcuni colpi di pistola contro la pasticceria “Poppella”, colpendo la vetrina dell’espositore posto all’esterno.

Non ha voluto parlare con i giornalisti, Ciro Poppella – titolare dell’omonima pasticceria presa di mira, stamattina, da qualche malvivente, che ha sparato contro una vetrina mobile del suo negozio – ma si legge chiaramente, sul suo volto, lo sconforto per l’attentato subìto. “Non me lo dovevano fare, sto male”, ha detto con gli occhi gonfi di lacrime ad alcuni clienti e al presidente della Municipalità, Ivo Poggiani, anche lui scosso per l’accaduto. Parole pronunciate senza fare riferimento diretto all’ episodio ma unicamente dettate dal dolore provocato dal sentirsi preso di mira, lui che è figlio di quel rione. Ciro Poppella, infatti, appartiene ad una famiglia di pasticcieri che ha iniziato a produrre dolci alla Sanità, nel 1920. Sono in molti a ritenere che chi ha sparato voleva colpire un simbolo del Rione. Ciro è un pasticciere “di terza generazione”: nel corso degli ultimi anni, partendo dalla Sanità, ha aperto punti vendita in diverse località di Napoli, espandendo la sua attività e, soprattutto, creando posti di lavoro. Non ha mai voltato le spalle alle sue origini: nel Rione Sanità ancora vive e lavora, con la sua famiglia.