Un’indagine interna dovrà appurare se, all’Ospedale Santa Maria della Pietà di Nola, una paziente parente di un alto funzionario, sia stata agevolata a discapito di altri nel reparto di ortopedia. I fatti risalgono alla notte tra l’1 e il 2 novembre quando al pronto soccorso arriva un’anziana donna politraumatizzata. Le occorre un intervento chirurgico per la ricomposizione di un femore ma, a quanto sembra, nel reparto sono presenti altri 4 pazienti in attesa di interventi della stessa portata. Ma la signora è la suocera di Giuseppe Esposito, ex direttore amministrativo della Asl Napoli 3 e ora responsabile delle risorse umane della stessa struttura.
LA RIVELAZIONE DEL MATTINO
Si scatena un putiferio e il caso viene sollevato dal quotidiano Il Mattino, che descrive la vicenda nei particolari. Appena appresa la notizia il manager dell’azienda sanitaria, Giuseppe Russo, apre un’indagine interna per verificare eventuali responsabilità . Lo scenario è inquietante al punto che anche il presidente della Regione, Vincenzo De Luca, che ripone in russo piena fiducia si allarma e chiede di verificare rapidamente i fatti. Il capo delle risorse umane dell’azienda sanitaria finito nell’occhio del ciclone, rischia ora una sospensione dal suo incarico di vertice.
LUNEDI I PRIMI INTERROGATORI
Lunedì inizieranno gli interrogatori dei diretti interessati. I primi a dover dare conto dell’accaduto sono i tre medici che hanno firmato i referti presenti nella cartella clinica. A seguire dovrà rendere le dichiarazioni del caso tutto il personale paramedico presente in reparto e in sala operatoria quella fatidica notte. Si dovrà appurare anche se i vertici della struttura erano a conoscenza della vicenda e chi, realmente fosse presente in quella sala operatoria. Allestita in tutta fretta nel cuore della notte, come raramente o quasi mai è accaduto in un ospedale di frontiera in cui, per questioni analoghe, i pazienti normalmente si trasferiscono altrove.