Antonio Lo Russo, il boss malavitoso catturato a Nizza ad aprile ed estradato oggi in Italia, è noto, tra l’altro, per essere stato ritratto a bordo campo, allo stadio San Paolo, in occasione di tre match del Napoli durante la stagione 2009/2010. La sua accesa fede calcistica lo aveva portato a cercare una posizione privilegiata da cui assistere alle partite: circostanza che suscitò anche l’attenzione dei pm di Napoli che indagavano su un giro di partite truccate. Lo Russo era riuscito a ottenere il permesso per accedere al terreno di gioco grazie a un accredito fornitogli della ditta che curava la manutenzione del manto erboso del San Paolo. Ripreso durante gli incontri casalinghi contro Parma, Fiorentina e Catania, il boss era stato fotografato sempre nello stesso punto: dietro la linea di fondo della squadra ospite. Antonio Lo Russo, figlio del capoclan Salvatore, è stato condannato a 20 anni di reclusione per associazione mafiosa e traffico di stupefacenti. A prenderlo alla frontiera tra Francia e Italia i carabinieri del comando provinciale di Napoli, guidati dal capitano Eric Fasolino. Il clan Lo Russo è stato negli anni scorsi tra le cosche protagonisti della sanguinosa faida di Scampia, che a più riprese ha visto contrapporsi gruppi criminali alla ricerca dell’egemonia sui traffici di droga.
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