venerdì, Novembre 15, 2024
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De Laurentiis e il bluff miliardario, CorSera fa i conti in tasca al presidente

"La Filmauro vale 2,5 mld di euro". Lo afferma DeLa a Bruno Vespa. Ma per il Corriere della Sera i conti non tornano...

Compleanno miliardario (forse) per il patron del Napoli. Ieri Aurelio De Laurentiis ha soffiato su 74 candeline e, pare, su oltre due miliardi (2,5 per la precisione) di euro  proposti e rifiutati per dare via la scatola d’oro della Filmauro. E con dentro anche la squadra di calcio del Napoli fresca di scudetto.

FILMAURO VALE 2,5 MLD? DE LAURENTIIS QUOTA DA SOLO IL SUO GRUPPO

A sciogliere il nastro colorato, dopo le cifre miliardarie rifiutate in diretta televisiva nel salotto di Bruno Vespa, ci ha pensato oggi il Corriere della Sera che ha provato a catalogare, facendone anche un titolo, “il tesoro di De Laurentiis”.

Così scopriamo che, sempre secondo il fantomatico acquirente anonimo, un miliardo sarebbe la quotazione della squadra di calcio. Mentre il restante 1,5 è il prezzo da pagare per la Filmauro. In pratica – secondo il quotidiano di via Solferino – la stessa cifra necessaria capitalizzata in Borsa per Mediaset.

IL 97 PER CENTO DEL FATTURATO DELLA FILMAURO GRAZIE AL CALCIO NAPOLI

Altro che “steccolecco”, il gelato versione Osimhen e con la graniglia di noccioline che ricorda la chioma del campione nigeriano. Il presidente, nel corso di una delle ultime sortite dopo la matematica conquista dello scudetto, ha offerto – ma solo virtualmente – ai giornalisti un gelato della sua fabbrica di gelati acquisita qualche anno fa.

Solo un granello, a sentire il Corriere, di una galassia di investimenti che vanno dalla gestione di pub, a ristoranti vip. Come quello nella centralissima via dei Mille, il “Magnolia”. Dove per prenotare un tavolo è necessario chiamare direttamente il figlio Edoardo, vicepresidente del Napoli.

Ma è proprio la famiglia il vero tesoro del presidente-produttore. Anche perché figlio e moglie sono componenti del consiglio di amministrazione della fiduciaria che controlla la Filmauro. Entrambi lautamente stipendiati a cinque zeri. Compreso il presidente.

L’altro figlio, invece, compare come vertice del Bari calcio. Altro campionato, altra contabilità.

E poi una lista di proprietà immobiliari: a Roma e in Umbria. E poi Capri e altre residenze di famiglia. Ma si ritorna all’interrogativo iniziale: ma come si arriva, calcolatrice alla mano, a 2,5 miliardi di euro?

Eppure, sempre bilanci alla mano – fanno sapere dal quotidiano milanese – i conti sono presto fatti: il Napoli vale il 92 per cento del fatturato. Mentre solo il restante 3 per cento è imputabile alla Filmauro.

Con il cinema, De Laurentiis fattura circa 7 milioni all’anno. E per arrivare a 1,5 miliardi? Inutile bussare alla porta della Filmauro a Roma, nei pressi del Quirinale. Aprono al citofono solo al presidente, ai figli e a Jacqueline. Ma tanto, ripete il “pappone”, così come chiamato dai tifosi prima dello scudetto (e chissà anche nuovamente tra qualche mese, quando entrerà nel vivo la campagna acquisti), il Napoli è solo un mio giocattolo. E i giocattoli, si sa, ogni tanto si rompono.

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