ROMA – “Dopo aver intrapreso un’importante azione per dare dinamicità al mercato del lavoro nella P.A. e avviare un’operazione di rientro dei “cervelli in fuga”, il governo intervenga adesso nel settore del lavoro privato. L’obiettivo deve essere quello di innalzare le retribuzioni e creare organizzazioni aziendali aderenti alle necessità produttive del periodo storico”. Lo ha detto Matteo De Lise, presidente dell’Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili, a margine dell’incontro di una delegazione dell’associazione con il presidente della commissione Lavoro della Camera dei deputati, Walter Rizzetto.
A rappresentare l’Unione c’erano, con De Lise, Francesco Cataldi (consigliere Ungdcec), Massimiliano Dell’Unto (consigliere della Fondazione Centro Studi Ungdcec), Enrico Carrieri (componente della commissione Consulenza del lavoro e welfare aziendale) e Riccardo Pilat (responsabile relazioni istituzionali).
De Lise evidenzia come “per strutturare un sistema di detassazione di premi di produttività si possano sfruttare le possibilità della Legge delega per la riforma fiscale. E poi occorre ripensare la normativa sul contratto di lavoro e sulle agevolazioni per sciogliere il disallineamento tra domanda e offerta”. Dal presidente dei giovani commercialisti focus anche sul welfare aziendale: “Le dinamiche della responsabilità sociale di impresa passano per la gestione delle risorse umane. Bisogna lavorare insieme a un meccanismo che incentivi il datore di lavoro ad applicare il welfare aziendale come strumento economico-finanziario e di organizzazione aziendale, in modo che diventi un valore di misura nei bilanci sostenibili”.
Rizzetto si è detto “entusiasta delle proposte dell’Unione giovani commercialisti. Al presidente De Lise ho chiesto di continuare a sviluppare le idee presentate in questo primo incontro, con l’obiettivo di rivederci quanto prima per portare avanti le battaglie comuni”.