martedì, Aprile 23, 2024
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Galleria Umberto I, allarme rosso degrado e vandalismo

Il prefetto di Napoli vuole riconvocare il tavolo sulla Galleria dopo la firma del protocollo con condomini, associazioni e Comune

Periodicamente, quando si registrano risse, ferimenti, atti di vandalismo, torna d’attualità il tema della sicurezza nella Galleria Umberto I di Napoli. Il Prefetto di Napoli, Claudio Palomba, l’anno scorso, provò attraverso numerosi tavoli di confronto in Prefettura e poi con la firma di un protocollo d’intesa, a coinvolgere privati ed altre istituzioni per assicurare sicurezza e decoro a questa zona.

NONOSTANTE LE BELLE INTENZIONI IL PROBLEMA PERSISTE

Nonostante le belle intenzioni e un fiume di chiacchiere, compreso la firma a favore di telecamere da parte di tantissime realtà, a sostenere la spesa per i vigilantes notturni, furono solo l’associazione datoriale Aicast e Intesa SanPaolo a investire realmente. Per un periodo di sei mesi venne finanziata la permanenza di due vigilanti dalle 20 alle 6 del mattino, per assicurare tranquillità sia ai commercianti che agli abitanti.

Finito il periodo, quando sarebbero dovuti subentrare gli altri firmatari dell’accordo nelle spese, tutto svanì nel nulla. Tra le prime istituzioni a proporre interventi fattivi, anche il finanziamento di un sistema di sorveglianza in Galleria, ci fu la Camera di Commercio di Napoli. Il Presidente Fiola si rese disponibile a predisporre un finanziamento ad hoc, ma dopo numerose riunioni emersero difficoltà burocratiche da parte di chi avrebbe dovuto ricevere questa donazione per procedere all’installazione o al potenziamento del servizio.

LITIGIOSITA’ DEI CONDOMINI SULLA QUESTIONE DECORO E MANUTENZIONE

Poi c’è il tema della litigiosità dei condomini, molti dei quali ritengono he sicurezza, decoro e manutenzione della Galleria, debbano essere attribuiti solo alle istituzioni, Comune su tutti. Pertanto le numerose riunioni nella sede della Camera di Commercio, si risolsero in una sorta di bagarre amministrativa, dove gli amministratori dei condomini da un lato chiedevano sicurezza ma dall’altro evidenziavano la mancanza di volontà degli abitanti di autotassarsi per instituire la sorveglia.

In queste ore il Prefetto pare rivoglia convocare il tavolo. Basterebbe mettere in mora chi ha firmato il protocollo e poi si è sottratto agli impegni, per chiarezza nei confronti delle città e per inchiodare chi dice sciocchezze alle sue responsabilità.

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