Maria Cristina Donadio, la Chanel di Gomorra, è la madrina del primo Gay Pride organizzato dopo la legge sulle unioni civili, che si è tenuto sabato a Napoli.
Migliaia le persone che si sono radunate a Piazzale Tecchio, a Fuorigrotta, quartiere scelto perchè in zona nel marzo del 2016 fu ucciso un trans. Il corteo ha poi proseguito fino a Bagnoli, dove la parata arcobaleno per i diritti della comunità Lgbt ha sfilato nell’area dell’ex Italsider.
“Diritti alla meta, diritti alla felicità”, è questo lo slogan che ha aperto il Mediterranean gay pride. In prima linea il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, Antonello Sannino, presidente dell’arcigay e tanti attivisti provenienti da tutta Italia con bandiere, palloncini e slogan per l’orgoglio gay e per le famiglie arcobaleno.
Il Comitato che ha organizzato il corteo e che ha avuto il patrocinio del Comune di Napoli, Città Metropolitana e Regione Campania, ha chiesto che si progettino delle azioni contro il pregiudizio omofobico e transfobico soprattutto attraverso incontri nelle scuole, realizzazione di case accoglienza per persone vittime di violenza e un tavolo contro le discriminazioni con i direttori delle ASL e degli ospedali della Regione.