El Quince sapeva del rapimento dei due napoletani in Messico e ne avrebbe decretato la morte. E’ ciò che emerge dalle indagini, su sollecitazione delle famiglie Russo e Cimmino che hanno affidato la loro difesa all’avvocato Claudio Faletti. Le autorità messicane hanno risposto al ricorso presentato all’Onu e ciò che emerge è sconcertante. Un’intercettazione telefonica incastrerebbe Jose’ Guadalupe Rodriguez Castillo, detto el Quince, uno dei due malavitosi arrestati nei mesi scorsi in Messico, che, secondo gli inquirenti, avrebbe informazioni sui tre napoletani scomparsi, in particolare su Antonio Russo e Vincenzo Cimmino.
Secondo l’avvocato Faletti “El Quince (attualmente in carcere, ndr) era a conoscenza del rapimento degli italiani. Questo dato – aggiunge il legale – emerge da un’intercettazione telefonica nella quale conversa molto presumibilmente con un capo cartello locale il quale comunica di essere in possesso di due italiani che si chiamano Russo e chiede al Quince istruzioni su cosa fare. Il boss avrebbe quindi risposto ‘fatene ciò che credete lasciando il libero arbitrio all’interlocutore”. Tra le ipotesi quella di una esecuzione successiva. Ma le indagini proseguono anche per verificare di chi siano le impronte digitali sull’auto guidata da Raffaele Russo e si affida anche a l sottosegretario Merlo, in partenza per il Messico, lo sviluppo della vicenda.