Napoli: “Io non ci casco”, rappresentazione teatrale al carcere di Secondigliano

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La storia di un ragazzo nato in un quartiere difficile, che vive in una famiglia con problemi economici ma con il punto di riferimento dell’onestà, e che sceglie invece soldi facili, i rapporti con il clan, una stesa, l’arresto e il carcere, le luci della libertà, dell’amore, della fede piano piano si spengono ma sarà proprio il carcere, la scelta della rieducazione, ad alimentare la fiaccola della speranza che pian piano accenderà le altre luci spente, perchè alla fine sceglierà la famiglia di sangue, l’amore, la fede, la libertà e non la camorra e il clan. Questa la trama di “Io non ci casco”, rappresentazione teatrale scritta e interpretata da alcuni detenuti dell’istituto di secondigliano, tra i quali anche coloro che hanno avuto la pena dell’ergastolo.

A curare la regia di Luca di Tommaso e dei componenti di “Per Sud”. Ascoltiamo Giulia Russo, direttrice dell’istituto di detenzione.

Alla rappresentazione hanno assistito consoli, parlamentari, esponenti della giunta comunale e del consiglio regionale, e il procuratore aggiunto della Procura di Napoli, Nunzio Fragliasso. Intervenuto Samuele Ciambriello, garante per i detenuti della Regione Campania.