Nasce a Napoli comitato vittime di crimini puniti con pene irrisorie

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Un comitato delle vittime di crimini che sono poi stati puniti con condanne irrisorie dalla magistratura. Il nuovo soggetto nasce a Napoli è stato presentato in conferenza stampa al Bar Gambrinus in piazza Trieste e Trento. Troppo spesso i delinquenti se la cavano con condanne di lieve entità. In un ampio spettro di casi non vanno neanche in galera, e in molti casi tornano a reiterare i reati. Alla conferenza stampa hanno preso parte il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli e lo speaker di Radio Marte Gianni Simioli. “Un caso esemplare – spiegano Borrelli e  Simioli – è quello di Ciro Florio, aggredito a coltellate meno di un anno fa dal giovane che ha poi ucciso il padre a Poggioreale dopo un litigio per futili motivi. Il comitato nasce con il fine di fare fronte comune per chiedere una revisione della normativa attuale che sembra concedere delle garanzie eccessive rispetto alla gravità dei fatti commessi”.

“Nel caso di Florio – prosegue Borrelli – si era verificato un vero e proprio tentativo di omicidio con la vittima raggiunta da vari fendenti e costretta a scappare in fin di vita dalla furia dell’aggressore. Eppure il colpevole non è mai andato in galera, subendo una semplice condanna per lesioni a 2 anni e 4 mesi senza la custodia cautelare. Se per lui si fossero aperte le porte del carcere, non avrebbe poi ucciso il padre. Occorre una netta inversione di tendenza. La presunzione di innocenza è un principio costituzionalmente riconosciuto ma non deve tradursi nell’assenze di misure nei confronti di soggetti che si caratterizzano per una così accentuata pericolosità sociale”.