Nel segno della speranza e della risurrezione la lectio divina a Trecase

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La morte del profeta Eliseo e l’azione salvifica della parola di Dio da lui annunciata che continua ad avere effetti anche dopo la fine del suo cammino terreno al centro della quarta lectio divina del tempo di Quaresima, tenuta dall’arcivescovo metropolita di Napoli, il cardinale Crescenzio Sepe, nella parrocchia di Santa Maria delle Grazie e San Gennaro nel comune vesuviano di Trecase. Raccogliendosi in preghiera con la comunità locale, il cardinale arcivescovo ha meditato sul passo del secondo libro dei re che narra appunto i fatti che precedettero la morte di Eliseo, chiamato dal re Ioas carro e cavalleria di Israele. Fino all’ultimo, mediante una serie di gesti indicati al re, Eliseo annuncia l’intervento di Dio a favore di Israele contro i suoi nemici e, tempo dopo la sua morte, viene narrata la resurrezione di un uomo vittima di una incursione di predoni il cui corpo, lasciato nei pressi della tomba del profeta, riprende vita. Un segno di speranza per la vita del Cristiano, che nei testi dell’antico testamento riscopre i richiami alla Pasqua del Signore Gesù Cristo, Crocifisso Risorto e continuamente presente nella vita del fedele.