lunedì, Agosto 11, 2025
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Policlinico di Napoli, De Luca inaugura sala ibrida

Policlinico di Napoli, De Luca inaugura sala ibrida

L’azienda ospedaliera universitaria della Federico II di Napoli si è dotata di una sala ibrida, un ambiente ospedaliero ad altissima tecnologia in cui i medici potranno operare e allo stesso tempo vedere in tempo reale l’interno del corpo del paziente grazie a strumenti diagnostici sofisticati come TAC angiografi o ecografia tridimensionale. Ciò consentirà di eseguire interventi molto delicati con una precisione maggiore, minori invasività e tempi più rapidi.

La realizzazione della sala si colloca nell’ambito del progetto Cicogna in fase di avanzata realizzazione che prevede la sopraelevazione e l’ampliamento dell’edificio 2, attuale sede delle attività cardiologiche, con l’obiettivo di migliorare l’offerta assistenziale, sia sotto il profilo tecnico-strutturale che in termini di umanizzazione degli spazi. All’inaugurazione con il direttore del Policlinico Federiciano e il rettore dell’Ateneo Giuseppe Longo e Matteo Lorito, ha partecipato il presidente della regione Campania, Vincenzo De Luca.

(Interviste nel video allegato)

Napoli, sequestrati oltre 380mila articoli contraffatti o non sicuri

Napoli, sequestrati oltre 380mila articoli contraffatti o non sicuri

Oltre 380mila prodotti contraffatti o non sicuri sequestrati negli ultimi cinque giorni, dai giocattoli agli accessori di moda, dagli articoli elettrici ai cosmetici: La Guardia di Finanza di Napoli ha passato al setaccio il capoluogo e la provincia.

I baschi verdi partenopei, su impulso della Prefettura, hanno eseguito controlli a tappeto tra mercatini, negozi, depositi e persino negli scali portuali e aeroportuali. L’obiettivo: contrastare la diffusione di articoli non conformi agli standard di sicurezza, potenzialmente pericolosi per i consumatori, in particolare bambini e adolescenti.

Dodici le persone denunciate per commercio di mercanzia con marchi falsi o per ricettazione, mentre 27 titolari di attività sono stati segnalati alla Camera di Commercio per violazioni amministrative. In totale, sono stati 46 i soggetti verbalizzati.

Tra le operazioni più significative: a Frattamaggiore, sequestrati oltre 85mila articoli per la cura della casa e della persona — tra glitter, cosmetici e decorazioni — ritenuti non sicuri. A Napoli città, oltre 200mila pezzi, tra gadget sportivi e accessori contraffatti, sono stati tolti dal mercato.

Raffica di sequestri anche nell’area vesuviana, oplontina, flegrea e nolana: 80mila prodotti irregolari ritirati dalla vendita in una sola settimana.

Il blitz si aggiunge a un’altra operazione, solo pochi giorni fa: a Pianura, gli agenti hanno scoperto un laboratorio clandestino per la stampa di magliette e gadget falsi. Due persone sono state arrestate in flagranza, e nel locale sono stati sequestrati oltre 8mila articoli contraffatti con loghi di artisti famosi e della SSC Napoli, insieme a stampanti, telai e computer utilizzati per la produzione.

 

Moschea al posto di chiesa in disuso, a Napoli insorge mercato porta Nolana

Una chiesa chiusa da tempo e ridotta rudere e un Crocifisso non più al suo posto scatenano le preoccupazioni dei residenti e commercianti di Porta Nolana. È accaduto a vico Sopramuro, nel cuore di Napoli, dove la rimozione dell’icona ha sollevato un’ondata di proteste tra i cittadini. Il Cristo che per anni aveva accolto fedeli e passanti all’ingresso della chiesa di Santa Caterina al Foro Magno è stato rimosso. L’edificio religioso, ormai abbandonato, è stato ceduto dall’Istituto Diocesano per il Sostentamento del Clero. Dopo diversi passaggi sarebbe passato in mano un acquirente privato, un ristoratore straniero, e il Crocifisso trasferito. Una decisione che ha scatenato malumori nel rione ed è per questo che il vicepresidente vicario della sezione partenopea di Fratelli d’Italia, Luigi Rispoli ha avviato una raccolta firme online per chiedere che il crocifisso torni all’ingresso della struttura.

 

Secondo alcune ipotesi, ancora non confermate, il sito potrebbe essere riconvertito in luogo di culto per la comunità islamica, una moschea. Una possibilità che ha alimentato tensioni e acceso il dibattito sull’identità del quartiere e sulla tutela del patrimonio storico-religioso.

La chiesa, fondata nel 1608, fu teatro – secondo le fonti – delle nozze di Masaniello. Ma nel tempo ha perso la sua funzione liturgica, pur restando un punto di riferimento simbolico per chi vi abita intorno.

Napoli, al via petizione per salvare il centro storico

E’ indirizzata alla commissione nazionale Unesco, al sindaco di Napoli, al ministro della Cultura e alla sovrintendenza archeologica e belle arti la petizione popolare promossa da associazioni, commercianti e semplici cittadini per salvare il centro storico del capoluogo campano. Alle istituzioni competenti, i firmatari chiedono il blocco di nuove aperture di negozi di souvenir, minimarket per turisti e cineserie da via Duomo a Spaccanapoli. Nel contempo, chiedono anche la tutela dell’artigianato locale, con la creazione di un registro per riconoscere le botteghe storiche napoletane. Tra i firmatari, la consigliera regionale della Campania, Maria Muscarà, il presidente dell’associazione sud protagonista, Salvatore Ronghi e il commerciante di via Duomo, Gianmarco Aloia

Emergenza West Nile virus, a Napoli Comune avvia disinfestazione parchi

Emergenza West Nile virus, a Napoli Comune avvia disinfestazione parchi

145 casi e 13 decessi nel Paese, l’ultimo nel Lazio. In Campania le vittime sono già 7.
Si aggrava l’emergenza West Nile virus, la malattia trasmessa dalle zanzare che, in questa estate calda e asciutta, sta registrando numeri in costante crescita. Il ministero della Salute ha confermato l’aumento delle infezioni, indicando la nostra tra le regioni con il maggior numero di vittime.

A Napoli, il Comune ha deciso di correre ai ripari, avviando interventi straordinari di disinfestazione in alcune delle principali aree verdi cittadine.
Si è cominciato dal Parco Minopoli, al Vomero, dove i dipendenti della Napoli Servizi sono entrati in azione nel primo pomeriggio.

Gli operatori hanno spruzzato il prodotto larvicida e affisso cartelli informativi all’ingresso del parco, avvertendo l’utenza delle operazioni in corso e della successiva chiusura temporanea dell’area per almeno sei ore, come previsto dal protocollo.

Stesso schema al Parco Virgiliano, nel quartiere di Posillipo. Qui le operazioni si sono svolte nelle prime ore del mattino. Anche in questo caso, il parco è stato temporaneamente interdetto al pubblico ed è stato riaperto al termine del trattamento, nella stessa giornata.

Gli interventi sono stati predisposti in via precauzionale, per ridurre il rischio di proliferazione del vettore, in particolare nelle aree frequentate da famiglie e bambini.
Secondo il ministero della Salute, il virus del Nilo Occidentale può circolare attraverso punture di zanzare infette, e i soggetti più vulnerabili – come anziani e immunodepressi – sono a rischio di complicazioni neurologiche.

Al momento non ci sono casi autoctoni registrati nel Comune di Napoli, ma l’allerta resta alta. Le autorità sanitarie raccomandano l’uso di repellenti, zanzariere e la rimozione dei ristagni d’acqua nelle abitazioni per ridurre il rischio di contagio. (Video)

Incidenti sul lavoro: un morto nel casertano, un ferito grave a Napoli

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Incidenti sul lavoro: un morto nel casertano, un ferito grave a Napoli

Stava effettuando dei lavori alla rete fognaria quando ha perso l’equilibrio ed è caduto in un fossato battendo la testa. È deceduto dopo la corsa in ospedale. Ennesima morte bianca in Campania questa volta a Rocca d’Evandro, nel Casertano. A perdere la vita un uomo di 54 anni. Ma sono giornate difficili sul versante della sicurezza sul lavoro nella nostra regione.

Un altro incidente in un cantiere si è verificato a Napoli, questa volta in via Fermariello civico 17, quartiere Fuorigrotta. Qui un operaio di 37 anni è precipitato mentre era impegnato in un intervento di ristrutturazione sulla facciata di un edificio.

Il lavoratore è stato trasportato in codice rosso all’ospedale Cardarelli ma fortunatamente non sarebbe in pericolo di vita. Secondo le prime ricostruzioni dei carabinieri giunti sul posto, l’uomo era regolarmente assunto, ma non indossava i dispositivi di sicurezza.

Un episodio che arriva a poche da settimane dalla tragedia del Rione Alto, sempre a Napoli, dove tre operai hanno perso la vita a causa del cedimento del pilastro del montacarichi. Anche lì si lavorava su una facciata, una caduta nel vuoto, per 20 metri, e gli operai che non indossavano i dispositivi di sicurezza.

Ma la lista degli incidenti sul lavoro in Campania è lunga. Due giorni dopo i fatti del Vomero un’altra disgrazia sfiorata, questa volta a Pompei. In viale Unità d’Italia, nei pressi di un supermercato, un 35enne e un 43enne, dipendenti di una ditta di telecomunicazioni, sono precipitati nel vuoto durante un intervento su un impianto telefonico e sono sopravvissuti per miracolo.

Insomma in Campania sul posto di lavoro si rischia la vita. Ad intervenire sul tema il segretario della Cgil Napoli e Campania, Nicola Ricci, che ha commentato le parole del procuratore Antonio Ricci, a capo della task force sui reati colposi sulla sicurezza sul lavoro.  (video)

Allarme topi e insetti a Napoli, la denuncia della Lega

Allarme topi e insetti a Napoli, la denuncia della Lega

Topi nei sottoscala, blatte nei tombini e zanzare portatrici di west nile. A Napoli la Lega denuncia l’emergenza igienico-sanitaria in atto. E mentre i cittadini combattono con le infestazioni è stato presentato un esposto alla procura e alla Corte dei Conti per vederci chiaro.

Nel mirino, come spiega il coordinatore cittadino Enzo Rivellini, l’azienda sanitaria competente: secondo le accuse, sarebbero stati spesi fondi pubblici per acquistare mezzi propri per derattizzazione e disinfestazione, salvo poi affidare il servizio a ditte esterne, con appalti milionari e risultati insoddisfacenti.

Una gestione che, secondo i promotori dell’esposto, solleva dubbi su tempistiche, costi e responsabilità. E a pagare il prezzo sono i cittadini, costretti a convivere con insetti e roditori in piena estate.

Emergenza che coinvolge anche le zanzare: il rischio West Nile, che ha già mietuto 13 vittime nel paese, è monitorato a livello nazionale, e i cittadini più fragili – soprattutto anziani – restano i più esposti.

I firmatari sottolineano che secondo gli esperti del settore i trattamenti più efficaci vanno effettuati in primavera, quando blatte e topi si riproducono. Ad agosto, spiegano, è ormai possibile solo un contenimento dell’emergenza.

Uno scenario già segnalato anche dalla presidente della V Municipalità Vomero–Arenella, che aveva richiesto interventi di deblattizzazione.

Intanto, è stato attivato un numero WhatsApp per raccogliere segnalazioni dirette e non anonime, che saranno inviate agli enti preposti. E una campagna di affissioni partirà nei prossimi giorni per informare i cittadini.

Presente ai lavori anche Geppi Romeo, membro del forum delle idee della Lega

(Interviste nel video allegato)

 

 

Mare in Campania, Castellammare festeggia il primo anno di balneabilità

Mare in Campania, Castellammare festeggia il primo anno di balneabilità

Più di 50 anni di divieti, poi la svolta: nel 2024 la spiaggia cittadina antistante la villa comunale tornava fruibile. Un anno dopo, Castellammare ha celebrato quella conquista con un evento pubblico, tra istituzioni e cittadini.

Il lungomare si è trasformato per una sera in un teatro a cielo aperto, dove residenti, turisti, famiglie e politici si sono ritrovati per festeggiare il primo anno dalla ritrovata balneabilità del litorale.

Un evento voluto dal sindaco Luigi Vicinanza per ricordare l’intervento di bonifica e riqualificazione che ha restituito al territorio uno dei suoi luoghi simbolo. (Interviste nel video allegato)

Presente il procuratore Nunzio Fragliasso che ha richiamato cittadini ed istituzioni alle proprie responsabilità. (Interviste nel video allegato)

A rappresentare la regione il vicepresidente Fulvio Bonavitacola. (Interviste nel video allegato)

Sul palco, il racconto di un percorso iniziato nel 2020 con il protocollo Sarno, che ha portato al miglioramento della qualità delle acque, confermato anche dai dati dell’Arpac.

Randagismo e trasporti su Monte Faito, il punto in Prefettura

Randagismo e trasporti su Monte Faito, il punto in Prefettura

Randagismo, l’accesso al monte Faito e i trasporti . Sono questi i tre temi che il prefetto di Napoli, Michele di Bari, ha affrontato con le autorità competenti nel corso di un vertice convocato a Palazzo di Governo. La presenza di numerosi cani randagi e di altri animali abbandonati era stata segnalata nei giorni scorsi da alcuni residenti e la prefettura ha deciso di intervenire per varare misure in collaborazione con l’Asl e i Comuni interessati per garantire la sicurezza sia ai residenti che ai tanti turisti.

Focus anche sull’accesso alla zona con l’obiettivo di migliorare la percorribilità della strada e la rete del trasporto pubblico con il coinvolgimento di Eav, Città metropolitana e Regione Campania. L’obiettivo è di garantire un servizio adeguato di trasporti anche perché è ancora ferma la funivia dopo l’incidente in cui hanno perso la vita 4 persone e un’altra è rimasta ferita.

(Intervista al prefetto nel video allegato).

Allarme incendi in Campania: roghi dal Vesuvio alle Isole

Allarme incendi in Campania: roghi dal Vesuvio alle Isole

La Campania brucia. Tra le colline di Ischia, le pinete del Vesuvio e le aree urbane della provincia di Napoli, i roghi si moltiplicano. Gli incendi avanzano alimentati dal vento e dalla siccità, minacciando boschi, case e strutture turistiche. Una lunga emergenza che chiama in causa centinaia di uomini e mezzi. Fiamme in via Spinelli, tra Pompei e Boscoreale. Il rogo, secondo una prima ricostruzione, si sarebbe originato in deposito giudiziario di materiali tessili, ma le cause non sono ancora note. A far salire il livello d’allerta è stata la vicinanza di una fabbrica di gas, che ha richiesto un monitoraggio costante. Fuoco pure a Terzigno, all’altezza di via Zabatta. L’incendio è divampato nel territorio del Parco nazionale del Vesuvio. Ma è sull’isola di Ischia che si è acceso uno dei fronti più complessi.

Sull’isola verde il rogo, domato dopo ore, è scoppiato ieri nella zona di Succhivo, nel comune di Serrara Fontana, propagandosi rapidamente a causa del forte vento di maestrale e dell’aridità del sottobosco. Le fiamme spinte dalle raffiche hanno distrutto ettari di vegetazione e si sono avvicinate pericolosamente al borgo di Sant’Angelo. Evacuate in via precauzionale alcune abitazioni e l’hotel Borgo Romantica, senza danni a persone o cose.

Il sistema regionale ha messo in campo un imponente sforzo con pompieri, squadre della Protezione Civile, tre elicotteri e due Canadair. E ancora pochi giorni fa ad andare in fiamme era stata la zona Cigliano e il monte Barbaro di Pozzuoli, con un rogo che ha devastato l’area per 3 giorni. Insomma un un’estate segnata dal caldo estremo e dalla siccità, la Campania continua a combattere contro il fuoco. Il rischio incendi resta alto e il sistema di prevenzione e intervento è ormai in allerta costante.