Pinto scrive l’Astractura, quando le idee interpretano realtà alternative

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Pinto scrive l’Astractura, quando le idee interpretano realtà alternative.

Venerdì 22 marzo, alle 17, la Sala degli Specchi dell’Università Telematica Pegaso, a Palazzo Zapata, in piazza Trieste e Trento 48, ospiterà la presentazione del libro “Astractura. L’astrazione degli anni duemila”, a cura di Rosario Pinto, e pubblicato da Rogiosi Editore. Insieme al curatore, interverranno il presidente del Comitato esecutivo della Banca Popolare del Mediterraneo Gennaro Fusco e la giornalista Loredana Troise.

IL LIBRO

“Astractura” è una parola non rilevabile tra i lemmi della lingua italiana, ed è stata coniata per definire la capacità strutturante che hanno le idee quando non costituiscono una sovrapposizione alla realtà fenomenica, bensì il tentativo della sua interpretazione. Un tentativo che deve spingersi fino al punto estremo di spiegare l’identificabilità, nel concetto di conoscenza, di quello stesso di creazione, nel senso, cioè, che conoscere significa creare. Le opere di “Astractura”, movimento artistico pensato circa 10 anni fa dal critico d’arte Rosario Pinto, hanno come basi l’essenzialità della linea, la centralità decisiva del tempo inteso come generatore dello spazio, la determinazione cinestetica. Il movimento garantisce agli artisti che ne animano il progetto (tanti italiani, ma anche internazionali, dal Venezuela, alla Germania, alla Russia) una grande libertà espressiva che non contrasta con la coerenza logica dei suoi rigorosi principi di indirizzo.

IL CURATORE

Rosario Pinto, storico e critico d’arte, nato a Napoli nel 1950, ha studiato all’Università ‘Federico II’  di Napoli e all’Istituto di Storia dell’Arte diretto da Ferdinando Bologna. Ha avuto esperienze formative in Germania, ad Heidelberg. Attualmente è docente presso la Scuola di Alta Formazione di Arte e Teologia della Pontificia Facoltà di Teologia dell’Italia Meridionale. È giornalista, fondatore e già direttore di Pinacoteche pubbliche di Arte Contemporanea, Direttore dell’Istituto di Studi sull’Astrattismo e l’Aniconismo e dell’Istituto per la Ricerca e lo Studio dell’Arte al Femminile. È autore di numerosissimi volumi monografici dedicati a personalità dell’arte contemporanea ed è stato curatore di numerosissimi eventi espositivi e congressuali e di convegni. Ha collaborato e collabora tuttora con numerose riviste e quotidiani con articoli di approfondimento e rubriche di critica militante.