Due anni di lavoro di restauro nei laboratori dell’Università Suor Orsola Benincasa per riportare all’antico splendore un dipinto che giaceva impolverato nel deposito del Polo Museale della Campania dopo un sequestro giudiziario alla criminalità organizzata avvenuto a Napoli oltre quarant’anni fa (nel 1978).
È una delle storie a lieto fine del progetto di“Restauro dei furti d’arte” ideato dall’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli con il suo Corso di Laurea magistrale in Restauro dei beni culturali in collaborazione con la Soprintendenza Archeologica del Comune di Napoli e il Nucleo di Tutela del Patrimonio Culturale dell’Arma dei Carabinieri.
Coordinatrice didattica la docente Patrizia Somma Intervista La presentazione alla stampa del restauro ha visto la partecipazione del comandante del nucleo tutela del patrimonio culturale dei carabinieri, Gianpaolo Brasili.
Il lavoro di restauro è divenuto anche oggetto della tesi di laurea in Restauro dei beni culturali che Maria Consiglia Stile, studentessa di Gragnano già impegnata durante i suoi studi nei cantieri di scavo archeologico del Suor Orsola sull’isola di Procida, discuterà ad ottobre