Rifiuti, SAPNA annuncia nuova vita per impianti Tufino e Giugliano

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Convegno a Palazzo Doria D’Angri dal titolo “Rifiuti in Campania, dall’infrazione all’innovazione”, nel corso del quale soo stati illustrati i progetti di ammodernamento degli impianti di trattamento meccanico-biologico (TMB) di Tufino e Giugliano.
Benvenuto, saluti e introduzione di Alberto Carotenuto Rettore Università Parthenope, Luigi de Magistris Sindaco Metropolitano di Napoli, Fulvio Bonavitacola Assessore all’Ambiente Regione Campania.
Gli interventi: Gabriele Gargano Amministratore S.A.P.NA. SpA, Domenico Ruggiero Direttore Tecnico S.A.P.NA. SpA, Francesco Colangelo Professore Università Parthenope, Giuseppe Cozzolino Direttore Generale Città Metropolitana Napoli, Antonio Ramondo Dirigente Regione Campania UOD Autorizzazioni Ambientali e Rifiuti Napoli, Liliana Monaco Dirigente Regione Campania Struttura di Missione e Commissario Straordinario ATO Napoli 2, Luigi Cossentino Direttore Dip. Provinciale di Napoli ARPAC, Raffaele Del Giudice Presidente ATO Napoli 1, Andrea Manzi Presidente ATO Napoli 3, Chicco Testa Presidente Fise Assoambiente, Simone Malvezzi Resp. Impianti Termovalorizzazione A2A Ambiente SpA, Daniele Fortini, Presidente Retiambiente SpA.

REVAMPING
Uprise (Unità di progetto revamping impianti S.A.P.NA. SpA per l’economia circolare) è il progetto di S.A.P.NA. SpA volto ad ammodernare gli impianti di trattamento meccanico biologico (TMB) dei rifiuti urbani residuali provenienti dai comuni dell’area metropolitana di Napoli. L’ammodernamento degli impianti esistenti eviterà di costruirne di nuovi garantendo nel contempo vantaggi economici e ambientali all’intera collettività; ridurrà i flussi dei rifiuti da avviare fuori regione e massimizzerà il recupero di materia ed energia; convertirà gli spazi esistenti per il trattamento della frazione organica da raccolta differenziata per la produzione di compost.
La nuova configurazione impiantistica garantirà la produzione di energia green attraverso un innovativo impianto fotovoltaico su una superfice di circa 40.000 m2 e la produzione di biometano dalla digestione anaerobica dei rifiuti organici.
L’efficientamento del processo ottimizzerà le linee di lavorazione con tecnologie ascrivibili al paradigma 4.0 con l’inserimento anche dell’intelligenza artificiale ottenendo dai rifiuti in ingresso materie da recuperare nelle filiere della plastica, metalli, carta e vetro.
Il progetto messo a punto da S.A.P.NA. SpA è perfettamente in linea con gli obiettivi di rilancio del Paese definiti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) nel quale la gestione efficace ed integrata del ciclo dei rifiuti è individuata come uno degli assi portanti della transizione ecologica. Il progetto Uprise garantirà una vera e propria trasformazione degli impianti TMB in piattaforme di recupero di materia ed energia.