Sequestrati al boss Vallefuoco appartamenti per 1 milione di euro. I beni riconducibili all’esponente del clan Mallardo erano a Varcaturo.
Si tratta di cinque appartamenti, per un valore di circa un milione di euro. Se ne deduce che fossero tutti nella totale e diretta disponibilità di Biagio Vallefuoco. Il decreto di sequestro emesso dal Tribunale di Napoli è stato eseguito dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Napoli. Le indagini non solo hanno accertato che gli appartamenti erano di Vallefuoco ma hanno anche registrato una evidente sproporzione tra il suo tenore di vita e le fonti di reddito ufficiali.
L’ARRESTO DEL BOSS NEL 2018
Biagio Vallefuoco, soprannominato ‘o Biasone, è stato arrestato a novembre del 2018 dai carabinieri di Giugliano. L’elemento di spicco del clan Mallardo è finito in carcere con l’accusa di estorsione aggravata dal metodo mafioso nei confronti di un imprenditore locale. Già noto alle forze dell’ordine, Vallefuoco era già considerato un boss molto in alto nella catena di comando del clan. La sua “attività” sul territorio era oggetto di monitoraggio da tempo. Le imprese nel mirino del clan erano quelle capaci di rispondere alle sollecitazioni criminali.
L’ARRESTO BIS NEL 2022
Biagio Vallefuoco era stato arrestato anche il 29 giugno dello scorso. Con lui in manette altri due esponenti del clan Mallardo. I tre si trovavano tutti già in carcere. Si tratta di Angelo Pirozzi, 46 anni e Antonio Russo, 53 anni. I carabinieri li hanno fermati nell’ambito delle indagini hanno portato all’esecuzione di un provvedimento di fermo emesso dalla DDA. In quel caso furono fermate nove persone accusate di estorsione, consumata o tentata, detenzione e porto illegale di armi comuni di sparo, aggravati dalle finalità e modalità mafiose. Il gruppo criminale chiedeva il “pizzo” ai danni di imprenditori edili, concessionari di auto e ristoratori della zona a nord di Napoli.