Spalletti in conferenza: “Napoli è il mio virus, Insigne dimostrerà il suo valore”

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Champions, Luciano Spalletti

L’allenatore del napoli ha commentato così la vittoria contro la Sampdoria:

“Sono stato sempre bene, non mi interessa del Covid perchè il mio virus è il Napoli ed i calciatori del Napoli: da loro non voglio guarire.

Petagna dal 1′? Dovevo mettere qualcuno fresco in campo, Elmas andava fatto giocare.

Politano ha fatto bene quando è entrato, con i suoi strappi può cambiare lo svolgimento della partita. Ha fatto bene la coppia davanti, si sono trovati molto con le palle giocate da Dries per Andrea. Abbiamo sempre attaccato per soffocare la loro riconquista della palla, tutti si sono messi sulle spalle un pezzetto dei compagni che non possono aiutarli: è un atteggiamento molto bello.

Insigne non voleva uscire? Ci ha provato. Sono convinto che da qui al momento dell’addio farà vedere il meglio di se stesso, lui ci tiene a questa città e a questi colori. E soprattutto in questa situazione farà vedere la serietà del professionista e dell’uomo.

Che giocatore è Tuanzebe? Axel è un calciatore fisico, che può andare a marcare fisicamente sul breve un attaccante, ha gamba per andare a campo aperto, poi è un calciatore di livello, esperto, viene dal Manchester United, poi è ovvio che dovrà conoscere delle cose e la Serie A non è facile per nessuno. Axel ha qualità e in questo momento è un’alternativa molto comoda per noi, si gioca tanto e c’è il rischio di farsi male. Juan Jesus e Rrahmani eccezionali, hanno tenuto botta e hanno sempre giocato loro due, Axel può darci una mano per farli rifiatare.

Lobotka? Stanislav è il calciatore che tutti vorrebbero avere, è quello che oltre a saper giocare, fa giocare bene chi ha attorno. Quando agli altri sembra di aver pressato, lui se ne esce con piroette in corsa, e poi dà la possibilità di andare a giocare in spazio aperto. Se non lo mordi, tocca mille palloni. È come se fosse Jorginho: tenti di organizzare mille situazioni, poi ci pensa lui e tu stai comodo”.