Un dirigente del Comune di Napoli stava preparando per conto dell’imprenditore Alfredo Romeo un dossier per far perdere voti a Luigi de Magistris nella campagna elettorale per le amministrative dello scorso giugno. Inquietante se venisse confermato quanto emerso in un’inchiesta che coinvolge alcuni manager del gruppo dell’imprenditore alberghiero napoletano, già coinvolto otto anni fa nell’indagine Global service sugli appalti per la manutenzione stradale, che portò all’arresto di cinque assessori della giunta Iervolino e al suicidio dell’ex assessore Giorgio Nugnes prima del processo. In Campania non è il primo caso di dossieraggio contro un esponente istituzionale di rilievo: stessa sorte toccò infatti all’ex governatore della Campania, Stefano Caldoro, sei anni fa. Il nuovo caso che riguarda il sindaco de Magistris è emerso durante un interrogatorio di uno dei testimoni nell’inchiesta per corruzione con cui la procura di Napoli punta i riflettori nei confronti del gruppo imprenditoriale. Sulla vicenda il sindaco ha rilasciato un commento poche ore fa nel corso di un’iniziativa per la giornata contro la violenza sulle donne
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