Uccide la moglie e poi si suicida con la stessa pistola: dramma a Calvizzano

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Ha ucciso la moglie e subito dopo si è tolto la vita con la stessa arma, una pistola legalmente detenuta. Luigi Abate, 78 anni soffriva di cancro, la moglie con la quale era sposato da più di 50 anni, Rosaria Di Marino, 75enne, soffriva da tempo di degenerazioni cognitive. Hanno deciso di porre fine alla loro esistenza, in un gesto estremo che lascia senza parole.

LUI COMBATTEVA DA ANNI CON UN TUMORE E LEI ERA AFFETTA DA DEMENZA SENILE

I due coniugi abitavano in via Sandro Pertini, una strada che collega i comuni di Calvizzano e Qualiano. Una tragedia inaspettata, che ha scosso il piccolo centro ed ha particolarmente colpito le tantissime persone che li conoscevano. Era noto che Luigi combattesse da anni con un tumore ai polmoni che lo aveva costretto a sottoporsi alla chemioterapia mentre Rosaria era affetta da demenza senile. Una concomitanza di disagi e preoccupazioni che avrebbero spinto al coppia a porre fine alla loro esistenza.

A LANCIARE L’ALLARME UNO DEI FIGLI

A lanciare l’allarma è stato uno dei tre figli che invano aveva provato a contattare i genitori ieri mattina. I Vigili del Fuoco hanno forzato la porta e sono entrati nell’appartamento dove hanno fatto la macabra scoperta. Sul posto sono giunti anche i carabinieri della stazione di Calvizzano e della Compagnia di Marano. L’ipotesi dell’omicidio suicidio è stata subito chiara. Solo due i colpi esplosi e nessun segno di volenza apparente. Il magistrato ha comunque disposto l’autopsia.