Vicenda Consip, ancora veleni: il Csm si gira dall’altra parte ma Legnini ammette il problema

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La vicenda Consip si arricchisce di una nuova puntata. Questa mattina l’amministratore delegato, Marroni, si è recato all’Anac dove ha incontrato il presidente dell’Autorità Anticorruzione Raffaele Cantone. L’incontro è durato un’ora, dalle 9.30 alle 10.30. A chiederlo era stato lo stesso Marroni, dopo che Anac ha avviato una attività di vigilanza su Consip e sulla gara Fm4, il mega-appalto da 2,7 miliardi sui servizi di gestione e manutenzione degli uffici della pubblica amministrazione su cui indagano anche le procure di Roma e Napoli.
Di ieri la notizia che non ci sarà un’indagine del Csm sulle tensioni tra le procure di Roma e Napoli che si occupano dell’inchiesta. Queste le conclusioni a cui sarebbe arrivato il Comitato di presidenza di Palazzo dei marescialli sulla richiesta del consigliere laico di Forza Italia Pierantonio Zanettin di aprire una pratica in Prima Commissione per verificare se qualcuno dei pm abbia leso l’immagine di imparzialità e vada per questo trasferito d’ufficio.
Eppure in serata il vicepresidente dell’organo di autogoverno dei giudici, Giovanni Legnini ha apertamente detto che “E’ evidente che qualcosa non è andato a Napoli, tant’è che la procura di Roma indaga su fatti che si sono verificati lì”.
Dunque controllori e controllati, ma anche procure contro, in una vicenda dall’amaro sapore italico.