Addio a Juan Carrito, l’orso più amato dai napoletani di Roccaraso. Quella volta in pasticceria…

C’è chi giura di averlo rivisto stanotte. Fatale l’impatto con un’auto all'uscita del tunnel della statale di Castel di Sangro.

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Addio a Juan Carrito, l’orso più amato dai napoletani di Roccaraso

Lo potevi incontrare all’ingresso del bar sul corso di Roccaraso, attirato dai “bocconotti” appena sfornati.

Oppure a bere alla fontanina vicino al cinema, meta di grandi e piccini che trascorrono le vacanze nella famosa località sciistica abruzzese.

Lui era la star del Parco Nazionale d’Abruzzo, ma amava così tanto Roccaraso che il Comune, da due anni a questa parte, doveva firmare e diffondere ordinanze per raccomandare di tenere chiusi i contenitori dei rifiuti.

Juan Carrito, l’orso di casa, è stato travolto da un’auto sulla strada che da Castel di Sangro porta all’ingresso di Roccaraso.

Fatale il buio, il maltempo e la fretta forse, di Juan Carrito, di trovare rifugio tra le case del suo paesino preferito.

Qualche giorno fa, il nostro orsetto preferito dormiva tra gli alveari all’ingresso di Roccaraso.

Plurifotografato e atteso (senza paura) dai bambini che, d’estate e d’inverno inventano la caccia (fotografica, ben inteso) a Juan Carrito. Praticamente uno di loro.

Poi lo scontro e la sofferenza sul ciglio della strada e l’assistenza rapida e commovente dei guardiaparco, dei carabinieri della Forestale e del veterinario della vicina Castel di Sangro.

Nulla da fare. Di Juan Carrito resteranno solo i ricordi.

Ma c’è chi giura, già la notte scorsa, di averlo visto tra i faggi del bosco di Roccaraso. La leggenda dell’orso amico continua.

E tu lo hai mai incrociato durante una gita a Roccaraso o nel Parco Nazionale d’Abruzzo?