Benzinai, revocato lo sciopero: categorie ancora in mobilitazione

Pronto un pacchetto di modifiche al decreto sulla trasparenza dei prezzi. Le associazioni dei consumatori denunciano speculazioni.

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Benzinai, revocato lo sciopero: categorie ancora in mobilitazione

Fegica e Figisc Confcommercio hanno revocato la seconda giornata di sciopero “a favore degli automobilisti non certo del governo”.

Così le due sigle dei gestori degli impianti di benzina in una nota congiunta.

“La mobilitazione resta in piedi” afferma il presidente della Fegica Roberto Di Vincenzo al termine dell’incontro. “Pur riconoscendo di aver potuto interloquire in maniera costruttiva con il ministero che si è speso per diventare interlocutore propositivo, l’incontro ha confermato il persistere di molte criticità” scrivono le due sigle nella nota.

LE PROPOSTE DEL GOVERNO SUL TAVOLO DEL GOVERNO

Una app che controllare l’aumento dei prezzi medi senza gravare i benzinai dall’aggiornamento quotidiano del cartellone.

Ma soprattutto il dimezzamento delle sanzioni previste dal decreto legge che introduce disposizioni in materia di maggior trasparenza dei prezzi ai distributori.

Sono questi i punti principali della trattativa, ancora in corso, tra il Governo e le categorie dei benzinai.

CATEGORIE IN ASSEMBLEA A ROMA PER DEFINIRE UNA STRATEGIA COMUNE

 

Nonostante le assicurazioni del ministro Adolfo Urso sulle modifiche all’obbligo di comunicazione del prezzo (da giornaliero a settimanale) e le sanzioni fino a 800 euro a secondo del fatturato dell’impianto, lo sciopero è iniziato dalle 19 di ieri.

Ma con modalità da rebus. Un solo giorno per la sigla Faib di Confesercenti, due giorni pieni per i benzinai di Fegica e Figisc/Anisa.

LE PROPOSTE DI MODIFICA DEL DECRETO: MENO SANZIONI E OBBLIGHI DI COMUNICAZIONE

Il ministro fa sapere che il Tavolo con i distributori di carburante “proseguirà in maniera continuativa fino a quando non verrà operato un completo riordino del settore.

Al prossimo incontro in programma per l’8 febbraio saranno all’ordine del giorno le misure di contrasto alle illegalità contrattuali, il costo delle transazioni elettroniche e la riqualificazione e ristrutturazione della rete di distribuzione adattandola alle esigenze attuali”.

I CONSUMATORI DENUNCIANO NUOVE SPECULAZIONI SUI PREZZI

Mentre si registrano lievi aumenti dei prezzi di benzina (in modalità self a 1,846 euro/litro) e gasolio (1,890 euro/litro), i consumatori denunciano nuove speculazioni. Il Codacons ha presentato un esposto per interruzione di pubblico servizio, mentre per Assoutenti lo sciopero è “voluto e ordinato dalle compagnie petrolifere contro la trasparenza sui prezzi”.

L’Unione nazionale consumatori chiede che il Governo “faccia controlli a tappeto sullo sciopero”.