Camorra, favorirono la latitanza del super boss Antonio Orlando: tutti condannati

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Tutti gli uomini che favorirono la latitanza del super boss Antonio Orlando, egemone nell’area di Marano in provincia di Napoli, sono stati condannati al termine del processo.

Il capoclan è in carcere da oltre un anno in regime di 41 bis. Al termine del rito abbreviato il Gip De Ruggiero, ha inflitto le seguenti pene: 8 anni a Raffaele Scognamiglio, 2 anni e sei mesi a Vincenzo Lauro, 4 anni e sei mesi a Michele Di Maro, 2 anni e sei mesi a Carloantonio Maiello.

Il boss, nell’ambiente conosciuto con il soprannome di “Mazzolino” è stato condannato a 3 anni di reclusione.

Arrestato a novembre 2018 dopo 15 anni di latitanza, dai Carabinieri di Castello di Cisterna, il capoclan deve rispondere di falsa attestazione o dichiarazione a pubblico ufficiale su identità, possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi, aggravati dalle finalità mafiose.

Gli imputati, tra i quali alcuni incensurati che favorirono la latitanza, erano accusati a vario titolo, di favoreggiamento, estorsione, tentata estorsione e falso materiale.