Negli ultimi anni la chirurgia robotica è diventata una tecnica di elezione soprattutto nel campo dell’endoscopia ginecologica, dove ha semplificato i classici interventi chirurgici rendendoli mini invasivi, con conseguente miglior decorso post-operatorio, minori tempi di degenza e più rapido recupero delle normali attività quotidiane. Se ne parla all’8° Congresso nazionale della Società di Endoscopia Ginecologica (Segi) che si conclude venerdì, e presieduto da Giuseppe De Placido, presidente Segi.
Tra le altre novità del Congresso, gli interventi “single site” che permettono di intervenire chirurgicamente su patologie ginecologiche praticando un solo e piccolo foro a livello ombelicale, oppure l’isteroscopia ultra-mini-invasiva e le incisioni in minilaparoscopia che, per mezzo di strumenti da 3-5 millimetri sostitutivi degli attuali da 5-10 mm, consentiranno di ridurre notevolmente l’impatto estetico degli interventi. Altri aspetti dell’incontro nelle parole di Sergio Schettini, capodipartimento materno-infantile dell’ospedale “San Carlo” di Potenza.
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