Festival del Dramma Antico alle Terme di Baia: in scena i classici latini e greci

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Secondo la leggenda, l’insenatura di Baia prende il nome da Bajos, nocchiero di Ulisse, sepolto proprio lì.
La fama di questo antico luogo è legata alla presenza di resti archeologici di grande valore storico e artistico, come il Parco Archeologico delle Terme di Baia che ospita dal 10 al 28 luglio il festival dal titolo Dramma Antico alle Terme di Baia, realizzato dalla Regione Campania attraverso un progetto con cui inizia la collaborazione tra il MiBACT , il Parco Archeologico dei Campi Flegrei, la Fondazione Campania dei Festival e l’INDA – Istituto Nazionale del Dramma.
Bellezze naturali e archeologiche diventano le location di cinque opere che celebrano l’antichità: due tragedie greche, Sette contro Tebe di Eschilo e Baccanti di Euripide, la Fedra di Seneca, La cantata della grecità, e Le storie dall’Odissea, che trasformano un poema epico in un racconto a puntate. Scritto e interpretato da Giovanna Bozzolo ed Eva Cantarella, Storie dall’odissea racconta della monumentale opera di Omero due episodi a sera: Penelope e i Proci / Le seduttrici, Nausicaa / Il ciclope e Ulisse nell’Ade / Ritorno a Itaca.
Storie di umani e di dei, di ninfe e di maghe, di amori, di tradimenti, battaglie e discese negli inferi sono riproposte dalle autrici per riscoprire la vitalità di quel mondo, retto da valori morali e civili che ci legano, a tre millenni di distanza, a Omero, come spiega Giovanna Bozzolo.