Immigrati clandestini a Napoli, gli avvocati napoletani: “Urge censimento obbligatorio da parte delle Istituzioni”

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La proposta di un gruppo di avvocati napoletani per rendere più sicura la città ed evitare nuovi focolai di Covid 19.

Parte da uno studio legale di Napoli la proposta del primo censimento degli extracomunitari clandestini presenti in città e, come denuncia l’avvocato Riccardo Vizzino – titolare dello studio promotore dell’iniziativa – presenti quasi esclusivamente in Piazza Giuseppe Garibaldi e zone limitrofe.

Lo studio legale Vizzino, con un esposto alle competenti Autorità, in particolare, ha segnalato che sono sempre più numerosi i cittadini che protestano e denunciano il grave disagio che si vive nell’area circostante la Stazione ferroviaria di Napoli Centrale in Piazza Garibaldi. Associazioni di commercianti e cittadini in protesta chiedono sicurezza nelle strade, maggiori garanzie sul diritto alla salute, controlli sul rispetto delle norme igieniche e possibilità di esercitare in sicurezza le proprie attività lavorative. Lo studio legale Vizzino, da anni impegnato nella lotta alla criminalità e allo stato di abbandono e pericolosità sociale in cui versa l’area urbana, è vicino alla comunità e propone aiuto concreto e proposte innovative per rendere più sicura e vivibile le zone di Piazza Garibaldi e dintorni.

“Sono anni – espone l’avv. Riccardo Vizzino- che denunciamo lo stato di abbandono di piazza Garibaldi e del degrado dei luoghi dovuto anche all’assembramento di centinaia di extracomunitari molti dei quali clandestini che bivaccano per strada senza mascherine, spesso bevendo alcolici, infastidendo i residenti con schiamazzi e risse e compiendo furti e rapine anche ai danni dei pochi turisti presenti in città in questo periodo di emergenza sanitaria. Per questo motivo – conclude Vizzino – è necessario che l’Esercito sia più incisivo nella sua azione di controllo del territorio e, in accordo con la Prefettura ed il Comune, dia una mano alle Forze dell’Ordine per registrare ogni singolo extracomunitario fermato per redigere un censimento completo dei soggetti presenti a Napoli ed avere, finalmente, un’anagrafe completa per capire la nazionalità e la “storia” giuridica e clinica dei singoli, per garantire un monitoraggio di eventuali pregiudicati ed evitare nuovi focolai di Coronavirus”.