Napoli Calcio Femminile: conosciamo Mariah Cameron

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Mariah Cameron
Mariah Cameron, terzino destro del Napoli Calcio femminile.

“Tenace, altruista e fisica”. Si è descritta così Mariah Cameron, terzino destro del Napoli Calcio femminile, che oggi si è raccontata per noi. La calciatrice americana è approdata ai piedi del Vesuvio questa estate, scoprendo una realtà che le piace parecchio con dei tifosi calorosi. Scelta insolita la sua, ovvero quella di abbracciare il calcio europeo, nonostante gli States siano avanti anni luce rispetto a tutti nel calcio femminile. Per lei è stato il destino a portarla ad indossare la casacca azzurra, con la quale ha affermato di voler conquistare la promozione non appena si potrà tornare in campo.

LE DICHIARAZIONI DELLA CALCIATRICE:

“Mi mancano tanto le mie compagne. Siamo un bel gruppo. Il calcio mi ha insegnato che si raccoglie ciò che si semina, quindi sono sicura che faremo grandi cose. In Italia purtroppo il problema del sessismo nel nostro mondo è ancora radicato, per questo il calcio femminile non è ancora sviluppato come negli Stati Uniti. Sono fiduciosa però, e penso che da qui, fino ai prossimi dieci anni, le cose possano migliorare tanto. Spero di raggiungere traguardi importanti con questo sport ed in futuro mi vedrei volentieri nelle vesti di allenatrice o mental coach, o magari in entrambi i ruoli. Non solo perché ho studiato psicologia, ma anche perché nel calcio l’aspetto emotivo ritengo sia importante quasi come quello tecnico. Quando ci si cimenta in una passione, d’altronde, si investono energie ma, nel contempo, anche sentimenti. La mia forza penso sia la mia voglia di migliorarmi sempre. Fin da piccola sono la prima ad arrivare agli allenamenti e l’ultima ad andare via. Ogni giorno mi prefisso un obiettivo e penso che questa sia il mio punto forte.”

Dalle sue parole emerge un grande carisma ma soprattutto tanto coraggio. D’altronde per fare della propria passione la propria vita, ne serve parecchio. Intraprendere il percorso della Cameron non è certo da tutti. La classe ’91 è andata oltreoceano per inseguire il suo sogno e noi non possiamo che augurarle i più grandi successi.