Da Napoli parte la rivoluzione arcobaleno, doppio cognome per figli coppie omosessuali

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Il simbolo della rivoluzione arcobaleno è lei, Sveva. La più piccola tra gli undici bambini figli di coppie omosessuali che hanno firmato al comune di Napoli questa mattina gli atti di nascita con il cognome di entrambi i genitori. La rivoluzione arcobaleno, la piccola nata lo scorso 4 luglio, ha dovuto aspettarla solo 15 giorni. L’atto riconosce infatti a lei e gli altri bimbi, ufficialmente, il diritto ad avere due genitori

Fino ad oggi, per l’anagrafe, potevano avere soltanto la mamma o il papà. Un solo genitore per i nati dalla fecondazione eterologa, almeno fino alla sentenza della Corte d’Appello di Napoli che il 5 luglio scorso ha riconosciuto anche a una madre non biologica lo status di genitore per aver condiviso fin dal primo momento il progetto di maternità della compagna. Il comune ha oggi trascritto nei registri dell’anagrafe 11 secondi genitori per altrettanti bambini che, da mesi e addirittura da qualche anno, sono figli di due donne o di due uomini.