lunedì, Giugno 23, 2025
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Castel Sant’Elmo, dopo anni di attesa al via lavori al muro di cinta

Castel Sant’Elmo, dopo anni di attesa al via lavori al muro di cinta

Dopo anni di ritardi e rinvii sono iniziati i lavori di riqualificazione e restauro del muro di cinta di Castel Sant’Elmo, a Napoli, ingabbiato da oltre 10 anni. L’intervento dal costo di circa 1 milione di euro prevede prima la rimozione dei barbacani installati per motivi di sicurezza e poi il recupero della cinta muraria e delle strutture dissestate. Le operazioni sulla carta dovrebbero durare 10 mesi, ma nelle stanze della V municipalità c’è ottimismo e le attività potrebbero essere terminate in solo mezzo anno.

A determinare l’ultimo slittamento dei lavori la contesa tra la regione Campania e i proprietari di una storica bottega di coralli della zona, accusati di non voler lasciare i locali e di non permettere l’inizio delle operazioni. Accusa che la titolare Anna Coppola restituisce al mittente. (Interviste nel video allegato)

La presidente della V municipalità Clementina Cozzolino ha voluto rassicurare i proprietari. (Interviste nel video allegato)

Endometriosi, in Campania costituita rete per la cura

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Endometriosi, in Campania costituita rete per la cura

In Italia una donna su 10, per un totale di 3 milioni, soffre di endometriosi. In Campania le nuove pazienti sono circa 1000 ogni anno. Si tratta di una patologia che ha un costo medio per donna di quasi 10mila euro, divisi in più di 3000euro per le spese legate all’assistenza sanitaria e in circa 6000 euro legati alla perdita di produttività (i cosiddetti costi indiretti). Per offrire cure integrate e coordinate nell’ottica di un approccio multi professionale e multidisciplinare la Campania ha costituito la rete regionale per l’endometriosi, costituta su 3 livelli.

Si mira quindi a potenziare, attraverso workshop e laboratori, la formazione dei ginecologi, a sviluppare protocolli condivisi tra i centri di secondo e terzo livello e i consultori, così da standardizzare il processo di diagnosi e trattamento e infine ad organizzare incontri periodici tra specialisti per monitorare i risultati e aggiornare le linee guida cliniche. Così il governatore della regione Campania Vincenzo De Luca. (Intervista nel video allegato)

Presente anche la vice presidente del consiglio Regionale Loredana Raia. (Intervista nel video allegato)

Maxi operazione anti-droga nell’Agro Nocerino sarnese: 10 arresti

Maxi operazione anti-droga nell’Agro Nocerino sarnese: 10 arresti

Nuova operazione antidroga nella zona nord della provincia di Salerno, i carabinieri del reparto territoriale di Nocera Inferiore, hanno eseguito un’ordinanza applicativa della custodia cautelare in carcere messa dal GIP del Tribunale di Salerno, su richiesta della DDA nei confronti di dieci indagati accusati a vario titolo di associazioni a delinquere, finalizzata al traffico di sostanza stupefacente tra i comuni di Nocera Superiore, Castel San Giorgio e Cava dei Tirreni.

L’operazione fa seguito all’indagine che il 3 maggio 2024 portò all’iscrizione dei primi otto indagati nel registro degli indagati, in particolare la prima misura cautelare, l’organizzazione criminale, secondo la ricostruzione operata dalla Polizia Giudiziaria e condivisa dalla Procura, continuava a gestire le piazze di spaccio nei comuni anche mediante una rete di pusher che provvedevano alla vendita al minuto a domicilio tramite corrieri ordinando le dosi di crack e cocaina per telefono.

Ginnastica artistica, le medaglie degli atleti campani a Treviglio

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Un weekend ricco di sorprese e tante conferme si è concluso al PalaFacchetti di Treviglio, a Bergamo, dove si è svolta la ‘maratona’ di ginnastica artistica maschile e femminile con le finali di specialità della Coppa Campioni GAF e GAM 2025. Bene le atlete e gli atleti campani che portano a casa diversi podi e ottimi piazzamenti. Rosanna Ercolano del Centro Addestramento Ginnastica Penisola Sorrentina ha conquistato l’oro nel volteggio, mentre Chiara Malato, sempre del club campano ha chiuso con un ottimo terzo posto. Le ragazze sono allenate da Rossana De Martino, Jacopo Cinque, Diana Cafiero e Giovanni Ruocco.
“Abbiamo lavorato molto perché già l’anno scorso Rosanna si qualificò per gli assoluti, – spiega Rossana De Martino, direttrice tecnica CAG Penisola Sorrentina – quindi sapevo che c’era la possibilità, abbiamo lavorato bene tutto l’anno e ce l’abbiamo fatta.  Chiara ha fatto una rimonta stratosferica, le altre sono state imprecise, mentre lei impeccabile”.

Ottimi piazzamenti anche per la New Eclipse con Tina Novi, allenata da Claudio Ruggiero, il CCA Stabia con Francesca Cola guidata da Giuseppe Cascone, la società Morgana 1999 con le atlete: Caiazzo Agnese, Rossi Marta, Marino Stefania e Marini Dora, allenate da Vera Siligo e Morgana Marzocco. “Hanno realizzato tutte una ottima gara con ottima ginnastica solo che molti sono incappati in errore. – racconta Giorgio De Maria il direttore tecnico della femminile.

Bene anche gli atleti della maschile dove hanno brillato la Ginnastica Campania 2000 e l’asd Ginnastica Salerno. La finale alle parallele pari ha visto un pari merito in vetta: Luciano Tartaglione (Ginnastica Campania 2000) e Ivan Brunello (Ginnastica Salerno) hanno chiuso entrambi con 13 punti netti. Proprio Ivan Brunello, della Ginnastica Salerno, ha ottenuto risultati straordinari aggiungendo al suo palmares: due ori, due argenti e un bronzo. In particolare ha conquistando il gradino più alto del podio al cavallo con maniglie e alle parallele. Il secondo piazzamento arriva, invece, alla sbarra e agli anelli mentre il bronzo nell’all around di sabato.

Piazzamenti anche per la Ginnastica Campania 2000 e la Ginnastica Tusciania. Quest’ultima ottiene il 19esimo posto con Carmine di Stasio, allenato da Piergiorgio Porcelli. La Ginnastica Campania 2000 invece conta un: 17esimo posto per Ghezzi Mattia (junior 2), 20esimo posto per Scuderi Orazio, 22esimo Aronne Daniele e 28esimo Cammarota Achille (junior 2).

“Chi non vuole telecamere vada su Vesuvio”, la ricetta di Nicola Gratteri per la sicurezza

Durante la conferenza stampa convocata dalla procura di Napoli, per fornire all’opinione pubblica i dettagli dell’operazione che ha portato agli arresti di 45 persone indagate per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, il capo dei pm, Nicola Gratteri ha risposto così a un giornalista che gli chiedeva un commento sui fatti di Varcaturo (18enne accoltellato a morte in spiaggia da un coetaneo): “Alle 10 di sera vedo bimbi di 10-12 anni che girano per le strade di Napoli e non capisco dove siano i genitori. Ragazzini, tra i 4 e i 5 anni, che non si riuscirà più a tenerli in casa: si tratta di giovanissimi che si nutrono di violenza e che finiranno nelle braccia della camorra. La situazione che vivono i giovani a Napoli – ha proseguito il procuratore – è simile a quella che si vive in tutte le grandi città e i fenomeni criminali, possono essere fronteggiati potenziando i sistemi di videosorveglianza in città e anche nella provincia. Poi chi teme per la propria privacy vada ad abitare sul Vesuvio o sugli Appennini”

Consiglio comunale, focus su sicurezza e violenza giovanile

Consiglio comunale, focus su sicurezza e violenza giovanile

La fine della scuola e l’inizio della stagione balneare ripropone con forza il problema della viglilanza nei luoghi maggiormente frequentati dai ragazzi. Dalle spiagge alle zone della movida serve maggior controllo da parte delle forze dell’ordine per evitare tragedie come quella di Varcaturo ma anche risse e rapine che sempre più spesso avvengono sul bagnasciuga o all’esterno di pub e baretti nelle ore notturne. Di questo si è discusso al consiglio comunale di Napoli. Il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi sottolinea: (Intervista nel video allegato).

Serve maggior presenza in strada dei vigli urbani ma serve anche più tecnologia. La videosorvegliaza nel bene e nel male può essere uno strumento importantissimo per arginare la macro e micro criminalità così l’assessore De Jesu e il consigliere Maresca: (Interviste nel video allegato).

Riparato radar Capodichino, dopo disagi traffico aereo regolare

Riparato radar Capodichino, dopo disagi traffico aereo regolare

È tornato in funzione, dopo una nuova mattinata di passione, il sistema radar di Capodichino. Risolto quindi il malfunzionamento tecnico allo strumento deputato alla sorveglianza dell’area di avvicinamento dello scalo, che da ieri ha messo in ginocchio l’aeroporto Napoletano.

84 i voli cancellati lunedì, mentre quelli soppressi oggi sono stati 28 di cui 18 dirottati a Salerno. Poi intorno alle 14.30 l’annuncio dell’ente nazionale assistenza al volo e il ritorno alla normalità. Ciononostante non sono stati pochi i disagi per l’utenza. (Intervista in video allegato)

Tre avvocati a capo di rete che truffava Stato e immigrati, 45 arresti a Napoli

Spiccano tre avvocati e un poliziotto tra le 45 persone arrestate nell’ambito di un’inchiesta della procura di Napoli contro un’organizzazione che lucrava sull’immigrazione clandestina. I tre avvocati, titolari di altrettanti Caf nella provincia di Napoli e uno di loro possessore di Ferrari, erano i capi dell’organizzazione mentre il poliziotto, ora agli arresti domiciliari, metteva a disposizione del sodalizio criminale le sue conoscenze informatiche. Ma nell’organizzazione c’era anche lo zampino della camorra con il clan Fabbrocino, hanno specificato il procuratore di Napoli, Nicola Gratteri, il Questore, Maurizio Agricola e il dirigente della Squadra Mobile, Giovanni Leuci, durante un incontro con la stampa. Undici, tra cui i tre legali, sono finiti in carcere, 23 ai domiciliari (tra collaboratori e mediatori) e undici misure restrittive.

Click day e la truffa è servita

L’inchiesta è partita grazie alla denuncia di alcuni lavoratori, che pagavano fino a 10mila euro per approdare in Italia, sfruttando i cosiddetti “click-day”, evento online per le prenotazioni per i visti di ingresso per i lavoratori stranieri in Italia. Complessivamente sono state presentate 40mila domande sulle quali sono ora in corso verifiche.

Quattro scudetti, un solo amore: nel libro di Coppola i “Campioni per sempre”

Quattro scudetti, un solo amore: nel libro di Coppola i “Campioni per sempre”

Si può restare campioni per sempre dopo una vittoria sportiva? A Napoli è possibile. Chi ha vinto lo Scudetto con la maglia azzurra resta nell’immaginario collettivo a vita. Per questo “Campioni per sempre 4”, il libro scritto dal giornalista Gianfranco Coppola, caporedattore vicario della Rai di Napoli e presidente nazionale dell’Ussi, con le foto di Pietro Mosca, edito da Le varie, è una sorta di manuale dei sentimenti, quelli veri, legati al calcio.

Lo confermano le firme dei grandi inviati, dei giornalisti che hanno raccontato l’epopea maradoniana e quella legata a De Laurentiis, ma soprattutto i ricordi dei campioni del passato che si rispecchiano in quelli di oggi. Alla presentazione del volume, nel salone del Circolo Canottieri di Napoli, anche le vecchie glorie azzurre, Enzo Montefusco, Gianni Improta, Faustino Canè e Giuseppe Bruscolotti, oltre all’inossidabile presidente dei primi due scudetti, Corrado Ferlaino.

Il ricavato della vendita del volume andrà in beneficenza a sostegno della “Casa di Tonia”, voluta dall’arcivescovo emerito di Napoli, Crescenzio Sepe

(Interviste nel video allegato)

Agguato a Cardito, 56enne ucciso a colpi di arma da fuoco

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Agguato a Cardito, 56enne ucciso a colpi di arma da fuoco

Era fermo in auto a lato strada, Antonio Vitale. I killer sono arrivati in moto, sparando e uccidendo il pregiudicato di 56 anni, residente a Caivano. Teatro dell’agguato di chiara matrice camorristica, la centrale via Veciello del comune di Cardito. Respirava ancora Vitale, all’arrivo dei soccorsi. E’ morto poco dopo l’arrivo al Ps dell’ospedale di Frattamaggiore. L’agguato è avvenuto alle 10 di questa mattina, davanti a diverse persone, tra automobilisti nel traffico e pedoni di passaggio. Stanno ricostruendo la dinamica gli agenti della Squadra Mobile di Napoli e del Commissariato di Frattamaggiore.

Incurante della folla in strada, il commando, in sella a una motocicletta di grossa cilindrata, ha esploso almeno dieci colpi all’indirizzo del pregiudicato, da quanto si apprende vicino a famiglie che hanno ereditato parte del potere del clan Moccia. Per gli inquirenti, l’omicidio può essere inquadrato in un riassetto di potere tra i clan attivi in quella zona dell’area metropolitana di Napoli.

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