martedì, Novembre 26, 2024
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“Le fanciulle sulla riva della senna” di Courbet in mostra a Capodimonte

“Le fanciulle sulla riva della senna” di Courbet in mostra a Capodimonte

“Le fanciulle sulla riva della Senna”, tra le opere magne di Gustave Courbet, arriva a Napoli. Partita da Parigi, la tela, sarà in mostra per la prima volta nel Capoluogo Campano al museo del Real bosco di Capodimonte, dove resterà visitabile fino al 23 febbraio 2025.

Il quadro, presentato nel 1857 al Salon parigino, raffigura due giovani donne, probabilmente prostitute, intente a riposare sul prato vicino al corso del fiume. Il realismo, di cui l’artista fu uno dei maggiori esponenti, qui racconta la vita quotidiana all’aperto e il riposo estivo, anticipando la grande fortuna pittorica delle sponde della Senna, al centro poi della produzione degli impressionisti.

Nella sala 6 del museo partenopeo ad accogliere i giornalisti per la Preview riservata alla stampa, il direttore Eike Schimdt. (Intervista in video allegato).

Presente anche il primo cittadino di Napoli Gaetano Manfredi. (Intervista in video allegato).

Università, al via alla mostra d’Oltremare Orientasud 2024

Università, al via alla mostra d’Oltremare Orientasud 2024

Sono attratti dalle nuove tecnologie, dalla scienza dall’ingegneria aerospaziale ma anche dal mondo del web, dalla possibilità di lavorare nel cinema, nel mondo della moda, del trucco e addirittura dei tatuaggi.
Sono le preferenze dei giovani di Napoli e della Campania che oggi hanno preso parte alla prima giornata di OrientaSud il salone dedicato all’orientamento post scolastico universitario e non.
La presentazione ufficiale alla Sala Italia a cui ha preso parte l’assessore Chiara Marciani.

All’interno dei padiglioni rappresentati i migliori e maggiori atenei regionali ma anche italiani e stranieri. Migliaia i ragazzi che hanno chiesto informazioni, raccolto opuscoli e chiesto anche informazioni sulla possibilità di studiare all’estero. A loro abbiamo domandato cosa vogliono fare da grandi…

(Interviste all’assessore e ai ragazzi nel video allegato)

Omicidio Santo Romano, i funerali all’indomani della richiesta di perdono dei genitori del killer

Omicidio Santo Romano, i funerali all’indomani della richiesta di perdono dei genitori del killer

Nel giorno dei funerali, che si terranno nel pomeriggio di oggi nella chiesa di Santa Maria Francesca delle cinque piaghe nel comune di Casoria, riecheggia la richiesta di perdono dei genitori del 17enne che la notte tra venerdì e sabato scorsi ha sparato uccidendo a San Sebastiano al Vesuvio il 19enne Santo Romano. Dall’aula del tribunale minorile dove ieri si è svolta l’udienza di convalida del fermo, arriva la richiesta di perdono della famiglia del killer minorenne ai genitori di Santo.

Il giovane si trova ora nell’istituto penale minorile di Nisida, dopo aver confessato l’omicidio del giovane calciatore ucciso al culmine di una lite scoppiata per una scarpa sporcata e il ferimento di un amico del 19enne. Ritenendo concreto il rischio di fuga e reiterazione del reato, il giudice per le indagini preliminari ha disposto a carico dell’indagato, originario del quartiere Barra e uscito lo scorso maggio da un periodo detentivo a Nisida per spaccio e resistenza a pubblico ufficiale, un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per omicidio e tentato omicidio.

In base alla dinamica ricostruita dai carabinieri il minore ha sparato volontariamente contro i due amici. Le indagini si sono avvalse delle immagini girate dal circuito di video sorveglianza presente in zona e delle testimonianze dei presenti e soprattutto dell’amico di Santo ferito da un proiettile al gomito.

(Servizio nel video allegato)

Cultura dello sport, firma protocollo tra Campania Welfare e USSI

Siglato protocollo d’intesa tra Fondazione Campania Welfare e USSI Campania, per la cultura dello sport

La cultura dello sport e il racconto delle attività sportive messe a disposizione delle ragazze e dei ragazzi, soprattutto quelli che vivono in condizioni di disagio economico e di marginalità sociale: questi i contenuti di un protocollo d’intesa firmato dalla Fondazione Campania Welfare, presieduta da Antonio Marciano con l’USSI (Unione Stampa Sportiva Italiana), sezione campana “Felice Scandone”, presieduta da Mario Zaccaria.

Sul campo di rugby del Parco San Laise, alla presenza del presidente nazionale dell’USSI, Gianfranco Coppola, è stato definito l’accordo che contribuirà a promuovere e divulgare, attraverso i canali ufficiali della stampa sportiva, le attività legate al mondo dello sport organizzate dalla Fondazione Campania Welfare.

“La nostra ambizione – ha spiegato Marciano -. è portare la cultura sportiva più a ridosso di una generazione di giovanissimi, proprio in un tempo in cui il destino di alcuni di questi giovani sembra segnato irrimediabilmente. Dunque un modo per coinvolgere le ragazze e i ragazzi che sono già integrati nelle nostre attività all’interno del Parco San Laise, ma soprattutto per portarne tanti altri. L’esempio dei campioni dello sport è importante, per quello che possono portare in termini di cultura del rispetto della propria vita, della socialità, dell’inclusione e del successo che si può raggiungere. Perché ciascuno può costruire proprie traiettorie di vita importanti anche e soprattutto attraverso lo
sport. Quindi questa per noi diventa un’occasione bellissima. E doteremo anche gli spazi che abbiamo destinato all’Ussi di una biblioteca sportiva, che sarà a disposizione dei ragazzi”.

“Il compito dei giornalisti sportivi – ha dichiarato Zaccaria – non deve essere sempre e soltanto quello di raccontare lo sport. Certo è uno dei nostri compiti più importanti, ma serve solo fino a un certo punto. Noi giornalisti sportivi dobbiamo capire che entrare nell’aspetto anche sociale è fondamentale. E quindi quale migliore occasione se non quella di unire la forze del mondo dello sport, del mondo del giornalismo sportivo e quello della Fondazione Campania Welfare che ha una attività sociale e che in particolar modo riguarda i bambini? L’educazione dei bambini, ma non solo, anche la disabilità, tutto questo può essere conciliato in maniera concreta con il giornalismo sportivo per dare un impulso
notevole di cui la società in genere ha bisogno”.

PRESENTI I CAMPIONI DELLO SPORT

A tenere a battesimo l’accordo, oltre al direttore generale della Fondazione, Gavino Nuzzo, anche tre straordinari campioni dello sport: il nuotatore paraolimpico, Vincenzo Boni; l’ex campione di pugilato e medaglia d’oro olimpica a Mosca, Patrizio Oliva; l’ex pallanuotista plurimedagliato, oggi allenatore del Posillipo, Pino Porzio.

(Interviste nel video allegato)

Pallanuoto, presentata la squadra del Circolo Canottieri

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Pallanuoto, presentata la squadra del Circolo Canottieri

La Canottieri Napoli non si nasconde e dichiara l’obiettivo stagionale: centrare i Play Off.

Al circolo del Molosiglio presentata la squadra che affronterà il prossimo campionato di A2.

Una compagine rinnovata con nuovi innesti di qualità e un’età media di 24 anni con addirittura due ragazzi di 15 anni a comporre la rosa affidata a mister Vincenzo Massa.

Un circolo che punta sul vivaio, con pallanuotisti che da Napoli vanno addirittura a rinforzare anche altre squadre. Un progetto costante di crescita che vede al centro i giovani che sono tornati a rinnamorarsi della pallanuoto come spiega il presidente del sodalizio giallorosso Giancarlo Bracale. (Interviste nel video allegato)

Pharmexpo, torna a Napoli il salone dell’industria farmaceutica

Pharmexpo, torna a Napoli il salone dell’industria farmaceutica

270 aziende espositrici, 11.400 visitatori, il 25% in più dello scorso anno. Numeri in crescita per la sedicesima edizione di Pharmexpo, il salone dell’industria farmaceutica organizzato da Progecta – in collaborazione con l’Ordine dei Farmacisti e con Federfarma -, l’unica rassegna del Centrosud Italia che promuove l’incontro tra farmacisti, medici, operatori sanitari e aziende del settore. Patron dell’evento, Angioletto de Negri di Progecta.

Tra i rappresentanti delle istituzioni locali intervenuti all’evento Valeria Fascione, assessore all’Innovazione della Regione Campania, Vincenzo Santagada, assessore alla Salute del Comune di Napoli e presidente dell’Ordine dei farmacisti.

(Interviste nel video allegato)

Campania, studio sul colesterolo promuove cura con cellule staminali

CAMPANIA: 1800 VITTIME DI Infarto IN UN ANNO, Fondamentale “Colpire Presto e Forte” il Colesterolo “CATTIVO”.

Le malattie cardiovascolari rappresentano la prima causa di morte in Italia con 217mila decessi all’anno, di cui 20.000 in Campania e di questi 1800 dovuti a infarto. Con 1 paziente su 5 a rischio di un secondo evento cardiovascolare entro il primo anno dopo un infarto, il colesterolo LDL (C-LDL) rappresenta un fattore modificabile fondamentale per prevenire nuovi eventi. Tuttavia, l’80% dei pazienti non raggiunge i livelli raccomandati, esponendosi a possibili recidive.

La buona notizia emerge dalle evidenze dello studio italiano AT TARGET-IT coordinato dal Prof. Pasquale Perrone Filardi, Direttore della Scuola di specializzazione in Malattie dell’Apparato Cardiovascolare, Università “Federico II” di Napoli, Presidente SIC (Società Italiana di Cardiologia) che ha visto la partecipazione anche del Dipartimento Cardio-Vascolare dell’AORN Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta diretta dal Prof. Paolo Calabrò.

I dati dello studio che ha coinvolto 771 pazienti post-infarto trattati in 22 centri italiani, sono stati recentemente pubblicati sull’European Journal of Preventive Cardiology e dimostrano l’efficacia dell’approccio “colpisci presto, colpisci forte”: intervenire subito dopo l’infarto, in modo intensivo con anticorpi monoclonali inibitori di PCSK9, abbassa i livelli di colesterolo LDL fino al 70%. Il 68% dei pazienti ha raggiunto l’obiettivo raccomandato di C-LDL (55 mg/dL) già al primo controllo offrendo così una protezione efficace e sicura nella delicata fase post-infarto.

“I pazienti che hanno avuto un infarto sono considerati ad altissimo rischio. Le linee guida europee raccomandano di raggiungere livelli di LDL inferiori a 55 mg/dL, e addirittura sotto i 40 mg/dL per chi ha avuto multipli eventi cardiovascolari.” Afferma il Prof. Pasquale Perrone Filardi, Direttore della Scuola di specializzazione in Malattie dell’Apparato Cardiovascolare dell’Università “Federico II” di Napoli e Presidente della Società Italiana di Cardiologia (SIC). “Tutti i pazienti dopo l’infarto dovrebbero fare un controllo dopo 4 settimane di terapia anti-lipidica per verificare l’efficacia del trattamento e se i livelli di LDL non sono ancora ottimali, è necessario modificare e ottimizzare la terapia”

Il registro italiano AT TARGET-IT dimostra per la prima volta nella pratica clinica una chiara correlazione: più basso è il livello di LDL, minore è il rischio di nuovi eventi cardiovascolari, con benefici evidenti già dopo 11 mesi. Infatti, i pazienti che hanno raggiunto l’obiettivo di LDL <55mg/dL hanno visto una significativa diminuzione del rischio rispetto a quelli che non l’hanno raggiunto e che hanno livelli superiori

Il beneficio si è dimostrato ancora superiore per chi ha livelli di colesterolo LDL sotto i 43 mg/dL e massimo per chi scende sotto i 23 mg/dL. Questi risultati confermano che abbassare il colesterolo LDL in modo intensivo subito dopo un infarto è sicuro ed efficace con significativi benefici per ridurre il rischio di recidive.

I dati dello studio a livello nazionale segnano dei traguardi importanti e trovano conferma dalla rilevazione a livello locale. Una maggiore e più efficace protezione per i pazienti che hanno avuto un infarto.

“L’esperienza del nostro centro, che ha coinvolto circa 150 pazienti nello studio AT TARGET-IT, conferma gli ottimi risultati evidenziati a livello nazionale.” Afferma il Prof. Paolo Calabrò, Direttore del Dipartimento Cardio-Vascolare dell’AORN Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta e Ordinario per le Malattie dell’Apparato Cardiovascolari della Facoltà di Medicina e chirurgia della Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli “Da tempo utilizziamo nella pratica clinica gli anticorpi monoclonali inibitori di PCSK9 per le persone definite ad alto rischio e l’uso tempestivo di queste terapie ha da subito evidenziato un’alta efficacia nel consentire al 70-80% dei pazienti di raggiungere i livelli di C-LDL target di 55mg/dL”.

L’efficacia dell’approccio “colpisci presto e colpisci forte” dipende in modo significativo anche dall’aderenza alla terapia. Secondo la letteratura scientifica, solo circa 5 pazienti su 10 (45,9%) a rischio molto alto e 3 su 10 (30,2%) a rischio medio seguono regolarmente una terapia ipolipemizzante tradizionale.

“L’aderenza alla terapia con gli anticorpi monoclonali inibitori di PCSK9 è altissima, oltre il 90% con un’ottimale persistenza del 95% nei mesi di follow up a 12 e 18 mesi.” Continua il Prof. Paolo CalabròUna recente pubblicazione del nostro gruppo di lavoro ha evidenziato, inoltre, che l’aderenza agli anticorpi monoclonali inibitori di PCSK9, porta ad una maggiore aderenza anche alle statine, risultato importante per una migliore efficacia della terapia ipolipemizzante.” Conclude il Prof. Calabrò “È doveroso evidenziare, infine, l’approccio della Regione Campania che è stata la prima a favorire l’accesso a queste terapie innovative, prevedendo anche forme di distribuzione che permettono ai pazienti di ritirare il farmaco presso le farmacie territoriali, oltre che in ospedale. Questa politica virtuosa incide direttamente e positivamente sulle percentuali di adesione da parte dei pazienti.”

Oltre a mantenere una costante aderenza ai trattamenti, i pazienti possono giocare un ruolo attivo nella loro prevenzione secondaria. Per i pazienti post infarto, è fondamentale che, se i livelli di colesterolo LDL non raggiungono gli obiettivi raccomandati, si consultino con il proprio specialista. Questo permette di ottimizzare la strategia terapeutica e garantire la massima protezione contro futuri eventi cardiovascolari.

Omicidio Santo Romano, mamma del killer 17enne chiede perdono alla famiglia

“Vi chiediamo scusa, perdono per ciò che ha fatto nostro figlio per il dolore terribile che vi è stato inflitto…”. Chiede scusa la famiglia del 17enne reo confesso dell’omicidio di Santo Romano, il giovane di 19 anni ucciso lo scorso 2 novembre con un colpo di pistola al petto, e lo fa con una lettera scritta a mano, in stampatello, rivolta alla famiglia della vittima. Una lettera resa nota dall’avvocato dell’indagato, Luca Raviele, dopo la decisione del gup Anita Polito di convalidare il fermo per omicidio volontario aggravato e tentato omicidio. “Ci rivolgiamo ai genitori, ai nonni, agli zii, ai cugini, alla fidanzata, agli amici, a tutta la famiglia e a tutte le persone che amavano Santo – si legge nella missiva – noi siamo i genitori (del 17enne) e vi chiediamo scusa e perdono per ciò che ha fatto nostro figlio, per il dolore terribile che vi è stato inflitto, per la tragedia che state vivendo”.

DUE FAMIGLIE DISTRUTTE

“Perdere un figlio è una cosa inaccettabile, inspiegabile, un dolore che vi accompagnerà per tutta la vita, – si legge ancora nel manoscritto – nostro figlio ha distrutto la vostra famiglia, ma anche la nostra. Noi siamo una famiglia umile, mio marito lavora, abbiamo un camion dei panini, i nostri figli sono stati cresciuti in una famiglia normale, di lavoratori”. “Io sono la mamma, – si legge ancora nella lettera della donna – non sono una pregiudicata, e né affiliata ai clan. Siamo una famiglia normale, come tante”. “Mio figlio è stato sempre curato e seguito – evidenzia la donna – da piccolo dalla neuropsichiatra infantile. Due anni fa, diventò ingestibile. Subito sono stati presi provvedimenti, con i servizi sociali” ma “rifiutava medicine e visite”. “Noi siamo una famiglia sconvolta e distrutta insieme alla vostra: chiediamo perdono da parte di nostro figlio”.

Napoli, una panchina dedicata al piccolo Samuele Gargiulo

Napoli, una panchina dedicata al piccolo Samuele Gargiulo

Questa mattina è stata dedicata una panchina, in Via Foria, alla memoria del piccolo Samuele Gargiulo, vittima a soli 4 anni del gesto violento del domestico di famiglia. Una targa lo ricorderà, in questo modo, a tutti i cittadini.

“Un bimbo che perde la vita in un modo così tragico diventa immediatamente figlio della comunità, dolore collettivo di tutta la città, che ha il dovere di proteggere in ogni modo i suoi bambini e di stringersi alla sofferenza della famiglia” ha dichiarato l’assessore Trapanese. “In questi giorni difficili, dove vediamo coinvolti i minori della nostra città in atti terribili, vittime e carnefici, è necessario anche ricordare un evento tragico, e fortificare la memoria di chi è stato vittima, per invitare la comunità tutta al senso di responsabilità e di cura di ciascuno e per non dimenticare” ha concluso Trapanese.

Sono intervenuti il Consigliere Comunale Rosario Andreozzi e Il consigliere della terza Municipalità che ha voluto dal primo momento che l’opera si realizzasse, Salvatore Marino.

Cnpr forum, Concordato preventivo biennale, croce o delizia per le partite iva?

Cnpr forum, Concordato preventivo biennale, croce o delizia per le partite iva?

“Ritengo che lo strumento e la filosofia della riforma fiscale, che prevede un dialogo preventivo con il contribuente, abbia una sua logica e possa portare dei benefici all’intero sistema. Però, naturalmente, bisogna dare i tempi giusti per poter assimilare e trasmettere i concetti ai propri clienti e quindi agli stessi contribuenti, per poterli metabolizzare. La proroga rientra nella logica di un sistema che vorrebbe funzionare meglio. Mi auguro quindi che venga accolta”. Lo ha dichiarato Andrea De Bertoldi, parlamentare di maggioranza in Commissione Finanze alla Camera, nel corso del Cnpr forum “Concordato preventivo biennale, croce o delizia per le partite iva?” promosso dalla Cassa di previdenza dei ragionieri e degli esperti contabili presieduta da Luigi Pagliuca.
L’altro aspetto – ha aggiunto De Bertoldi – è che forse si potrà intervenire meglio sulle cause, anche esimenti, nel caso di eventi eccezionali che sono previste ma che andrebbero meglio definite a tutela della buona fede del contribuente che prende un impegno con l’Amministrazione finanziaria. Ritengo, infine, che delle risposte vadano date anche sul tema degli organici dell’amministrazione finanziaria perché i commercialisti e gli esperti contabili da tempo hanno difficoltà a dialogare”.

La critica di Turco

Forte critica è stata espressa dal senatore Mario Turco, vicepresidente nazionale del M5s: “La riforma del fisco del governo Meloni disattende tutti i suoi obiettivi iniziali. Non riduce le tasse ai contribuenti, non contrasta adeguatamente l’evasione fiscale, non semplifica il calendario fiscale che resta zeppo di scadenze. Oltre 20 condoni con una serie di depenalizzazioni. Il Concordato, da strumento innovativo che doveva migliorare il rapporto tra fisco e contribuenti, si è trasformato in un condono per gli anni 2018/2022 e in un condono preventivo per gli anni 2025/2026. Chiediamo dunque al governo come andrà a ridurre le tasse per il ceto medio, obiettivo irraggiungibile a causa della scarsa adesione del Concordato”.

Le parole di Merola

Critiche giungono anche da Virginio Merola, capogruppo del Pd in Commissione Finanze a Montecitorio: “È necessario capire come verranno riaperti questi termini, si parla di un nuovo provvedimento. Quello che sta diventando davvero intollerabile sono le continue modifiche che complicano ulteriormente il lavoro dei professionisti e, soprattutto, creano incertezza tra i contribuenti. Noi siamo fermamente contrari a questo ‘Concordato’. Ci chiediamo come sia possibile gestire un sistema fiscale frammentato in così tanti rivoli, che continua a generare discriminazioni tra famiglie e imprese. Crediamo che sia fondamentale arrivare a un sistema fiscale chiaro, in cui ogni contribuente sappia esattamente cosa deve pagare. Invece, si sta creando una situazione di incertezza che, nonostante la competenza degli addetti ai lavori, rende impossibile affrontare serenamente il risultato finale”.
Per Luana Zanella, presidente del gruppo di Alleanza Verdi Sinistra alla Camera: “I diritti di contribuenti e professionisti, in particolare di commercialisti ed esperti contabili, vanno garantiti. Le misure del governo sulla riforma fiscale dimostrano l’incapacità di prendere a cuore il sistema contributivo nel suo insieme. Siamo molto preoccupati e presenteremo opportuni emendamenti per l’interesse generale in occasione del dibattito sulla legge di bilancio”.

Gli interventi

Nel corso del dibattito, moderato da Anna Maria Belforte, diversi sono stati gli interventi dei professionisti: Marco Cuchel, presidente dell’Associazione Nazionale Commercialisti ha sottolineato che “il Concordato Preventivo Biennale è stato modificato più volte in maniera sostanziale. Un istituto stravolto rispetto alla versione originale da diversi decreti. Abbiamo chiesto già da settembre scorso più tempo perché c’eravamo resi conto che queste modifiche impattavano nella scelta che dovevano effettuare le partite iva. E noi commercialisti dobbiamo renderli consapevoli di una scelta che li vincolava per due anni. Così non è stato. Siamo stati costretti a proclamare l’astensione collettiva, che ricordo a tutti è prevista dal 31 di ottobre fino al 7 novembre.
Le quattro associazioni promotrici (Anc, Andoc,Fiddoc e Unico) hanno attivato tutte le procedure previste dal Codice di autoregolamentazione con le comunicazioni inviate a tutti gli enti preposti (Mef, Agenzia delle Entrate, Autorità garante dello sciopero e dell’astensione collettive). Nelle ultime ore si parla con insistenza di una riapertura dei termini. Noi dobbiamo invece mettere in sicurezza anche tutti i colleghi che non hanno avuto il tempo necessario per poter inviare entro la scadenza le dichiarazioni dei propri clienti. Infine, coloro che aderiscono al ravvedimento speciale non sono esenti da accertamenti. Dal nostro osservatorio, non più del 15% dei contribuenti aderirà al ‘Concordato’. Ciò crea un minor gettito di quanto previsto con ulteriori difficoltà in sede di Manovra di bilancio”.

Parla Di Lauro

Fabiana Di Lauro, presidente della Federazione donne dottori commercialisti ed esperti contabili ha evidenziato: “Il ‘Concordato’, così come era stato concepito, sarebbe stato sicuramente un flop. Difatti numerose sono state le modifiche che ha subìto questo nuovo strumento fiscale, fino a giungere ad interventi che lo hanno modificato in modo sostanziale. Ricordiamo, ad esempio, l’impatto del decreto omnibus e del decreto anticipi. Diventa a questo punto necessario rivedere tutte le valutazioni che erano state fatte inizialmente ed incontrare nuovamente i propri clienti alla luce delle novità, per analizzare i vantaggi o gli svantaggi che il concordato poteva riservare ad ogni partita IVA.
Ancora oggi i dubbi sono molti, tant’è vero che sono continue le FAQ dell’Agenzia delle Entrate per chiarimenti. Per questo l’associazione Fidapa ha aderito all’astensione nazionale. Tutti noi commercialisti non siamo stati messi nelle condizioni professionali e deontologiche per svolgere al meglio il nostro mandato. Mi auguro che vengano riaperti i termini per l’adesione in modo da poter dare la possibilità a tutti di valutare correttamente le opportunità o meno derivanti dall’adesione al concordato.

L’intervista al presidente dell’associazione nazionale dottori commercialisti

Secondo Mario Michelino, presidente dell’Associazione nazionale dottori commercialisti “Nel momento in cui si vanno a toccare quelle che sono le norme tributarie, è indispensabile e necessario coinvolgere i commercialisti non ex post ma già nella stesura delle norme per verificare quali possono essere gli impatti operativi nel momento in cui si vogliono applicare queste norme. I commercialisti rappresentano l’anello di congiunzione tra imprese, contribuenti e fisco e sono loro che poi dovranno applicare le norme, e utilizzare quei software che hanno reso possibile l’informatizzazione del fisco italiano.
A pesare non sono solo la mancanza di proroga dei termini per l’adesione al concordato ma anche le criticità di quelli che sono gli aspetti operativi, l’incertezza normativa, i continui disservizi del sito dell’Agenzia delle entrate che non hanno reso possibile la consultazione e lo scaricamento di file necessari per l’elaborazione del concordato preventivo biennale e del ravvedimento speciale. Infine la minaccia velata a chi non avrebbe aderito di venire sottoposto a particolari accertamenti. Uno scivolone che non fa assolutamente bene al rapporto tra contribuente e fisco.

La posizione dell’Unione Italiana Commercialisti

Per il numero uno dell’Unione Italiana Commercialisti, Domenico Posca “i commercialisti non sono contro il ‘Concordato’, lo consideriamo uno strumento di compliance fiscale ma hanno avuto pochissimo tempo per valutarne la convenienza. A partire dall’esigenza di valutare i costi per l’adeguamento nel modello unico agli Isa. Poi in tempi ristretti si è inserito il ravvedimento speciale 2018/2022 a costi contenuti che ne ha cambiato l’approccio da mera valutazione di adesione a un patto per il futuro diventa valutazione di conseguenza per ciò che è già stato.
Sono questi i motivi della proclamazione dello sciopero a fronte del rifiuto dell’Amministrazione a voler rinviare questa scadenza. Ora si parla di riapertura dei termini invece di proroga che noi salutiamo con favore consentendo a chi non ha ancora aderito di poterlo fare con maggiore tranquillità”.
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