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Sanremo 2025, Edoardo Bennato ospite giovedì sul palco dell’Ariston

Anticonformista, rock come la sua anima musicale, Edoardo Bennato è un artista che ha segnato la storia della musica italiana. E’ sospeso in un tempo indefinito, con gli stivaletti col tacco e la chioma nero corvino, sfida il tempo e la gravità. La sua storia è ormai leggendaria e la Rai decide di raccontarla. E allora ecco il grande show della carriera di Edoardo Bennato nel documentario Sono Solo Canzonette, presentato da Rai Documentari e Daimon Film, diretto da Stefano Salvati e prodotto da Raffaella Tommasi per Daimon Film, che andrà onda il 19 febbraio su Rai1, in prima serata. Edoardo Bennato, artista ribelle, pirata del rock made in Bagnoli, punto di riferimento dell’anticonformismo musicale e ideologico,il primo a portare il rock e il blues nel cantautorato italiano, sarà ospite al festival di Sanremo giovedì 13 febbraio.

IL RACCONTO IN PRESA DIRETTA DI GIANNI MINA’

Stadio San Siro, 19 luglio 1980. Non era mai successo prima nella storia della musica che un artista si esibisse in 15 stadi di seguito nel giro di un mese. Gianni Minà insegue Edoardo Bennato lungo il tragitto verso il palco di San Siro nella data conclusiva di questo tour da record. “Hai paura?”, domanda il giornalista. “Ho paura che non si divertano e che io non mi diverta”, risponde l’artista, tra i più grandi cantautori di sempre, ribelle e anticonformista, tra i primi a fare del rock in Italia. Scena successiva. Riflettori accesi, stadio gremito, Bennato imbraccia la chitarra ed emozionato si avvicina al microfono: “Voi mi vedete su un palco, con l’adesione di tanta gente attorno tra gli applausi e pensate che io sia sempre io, in ogni circostanza sicuro di me. Invece vi assicuro, ve lo confesso, ho un sacco di paure, perplessità, di dubbi, né più né meno. Questa è una canzone di speranza”. E parte L’isola che non c’è…

RICOSTRUZIONE CON LA IA

Per la prima volta viene utilizzata l’intelligenza artificiale per ricostruzioni legate al passato in assenza di documentazione visiva. I primi passi nella musica da piccolissimo con il Trio Bennato – formato insieme ai fratelli Giorgio ed Eugenio, grazie alla madre Adele che li ha fatti studiare e appassionare; il soggiorno a Londra, dove ha iniziato a esibirsi come one-man-band, suonando contemporaneamente, chitarra, kazoo e batteria a pedale; un’esperienza che gli ha permesso di sviluppare uno stile musicale unico, influenzato dai grandi del blues e del rock ma contaminato da accenti della musica mediterranea. E poi gli incontri, la testardaggine, i trasferimenti a Roma, successivamente a Milano, i primi passaggi in televisione con Lucio Battisti, la lunga gavetta in attesa dell’exploit: una vita schizofrenica, fuori controllo, a tratti fuori rotta per trovare la rotta giusta, quella che ha portato Edoardo ad essere amato da un pubblico sempre più vasto, anno dopo anno, fino ai giorni nostri. Nell’ottica di ribellione rispetto ai canoni della musica italiana degli anni ’70 e ’80, Bennato ha iniziato a utilizzare musica classica ‘rossiniana’ nei suoi pezzi punk/rock, adeguandoli in un connubio ‘improbabile’ a quei tempi, ma definendo quella originalità che ben viene rispecchiata nel documentario.

L’INFLUENZA DEL ROCK E DEL POP

Influenzato da grandi del rock e del pop, Bob Dylan in primis, e dalle sonorità della musica mediterranea e partenopea, Edoardo Bennato ha creato uno stile del tutto personale, quello “bennatiano”. Un Peter Pan “impertinente”, allergico a ogni etichetta, un sovversivo della musica, un provocatore che ha scritto e composto assoluti capolavori diventati pietre miliari della musica italiana; canzoni che ritroviamo nel lungometraggio nelle versioni live e colonna sonora, frammenti di musica che si contrappongono ai dialoghi, trattati in modo attento e scrupoloso, tante testimonianze di chi ha subito il fascino e l’influenza dello stile di Bennato. Nel racconto si inseriscono le voci di artisti, giornalisti e amici che hanno trovato in lui un punto di riferimento, artistico e ideologico, che riconoscono il valore e il talento di voce e musica fuori dal coro: come, in ordine di apparizione, Jovanotti, Paolo Conte, il fratello Eugenio, Carlo Conti, Mogol, Ligabue, Marco Giallini, Max Pezzali, Neri Marcorè, Leonardo Pieraccioni, Clementino, Dori Ghezzi, Alex Britti, Leo Gassmann; e, inoltre, gli interventi di Carlo Massarini, Giancarlo Leone, Paolo Giordano e Stefano Mannucci. Le interviste hanno contribuito a ricostruire non solo la storia dell’artista, ma anche gli aspetti culturali degli anni ’70, ’80 e ’90, attraverso i suoi testi graffianti, canzonatori, ironici e beffeggianti, la sua musica così rivoluzionaria, attuale sotto qualsiasi punto di vista e interpretazione.

Parchi Pubblici a Napoli, presidio di protesta contro rischio privatizzazione

Parchi Pubblici a Napoli, presidio di protesta contro rischio privatizzazione

Quale futuro per i parchi pubblici cittadini? Se lo sono chiesto gli attivisti della Comunità Parchi Pubblici di Napoli nel corso di una conferenza stampa pubblica tenuta davanti l’edicola dismessa di Piazza Dante e la sede della 2 Municipalità. Il comune di Napoli da tempo ha aperto ai privati per garantire la gestione del verde pubblico. Ma questo affido previsto tra l’altro nella bozza del Regolamento del Verde Urbano desta preoccupazione tra le realtà da sempre impegnate nella tutela dei parchi e dei giardini cittadini. Il rischio, a loro dire, è che molti polmoni verdi diventino a uso e consumo di pochi come spiegano Bianca Verde, Grazia Pagetta e Francesco Giannino: (Intervista nel video allegato)

Abusivismo, sequestrato a Napoli cimitero delle 366 fosse

Era stato realizzato per dare sepoltura ai poveri il Cimitero delle 366 fosse, monumento storico di Napoli dell’architetto Ferdinando Fuga. Ma al suo interno erano state realizzate opere abusive, secondo la Procura di Napoli, che ne ha disposto il sequestro. L’intervento è conseguenza di un decreto emesso dal gip di Napoli su richiesta della procura. A eseguirlo i Carabinieri del Nucleo Tutela patrimonio culturale. Il sequestro, al momento a carico di ignoti, è scattato dopo che gli inquirenti hanno riscontrato la presenza di una serie di opere edilizie abusive realizzate negli anni. Sotto la lente della procura centinaia di loculi costruiti nelle arcate perimetrali interne, che hanno alterato l’identità del monumento storico. Il reato ipotizzato è quello di deterioramento o distruzione di beni culturali. Il sequestro avviene nell’ambito di una più ampia opera di monitoraggio dei siti di rilievo storico, artistico ed architettonico della città di Napoli, avviata dalla Procura in cooperazione con la Sovrintendenza e il Dipartimento di Architettura della Università Federico II. Un monitoraggio, tuttora in corso e che ha condotto già al sequestro di Villa Ebe, della Stazione Bayard e della Canonica di San Biagio dei Taffettanari. L’antico cimitero delle 366 fosse, ai piedi della collina di Poggioreale, fu commissionato nel 1762 da re Ferdinando IV di Borbone all’architetto Ferdinando Fuga ed era riservato alle classi meno abbienti. L’area delle 366 fosse venne chiusa nel 1890, dopo aver accolto centinaia di migliaia di corpi, ma a partire dagli anni ’60 del secolo scorso sono stati aggiunti loculi al muro perimetrale. Il cortile del cimitero è suddiviso in 366 ambienti ipogei, una fossa per ogni giorno dell’anno in modo da consentire l’inumazione ordinata dei morti secondo un criterio cronologico.

Pistola contro agente, bloccato dopo fuga a San Giuseppe Vesuviano

Ha provato a sfuggire all’arresto puntando un’arma contro gli agenti che lo stavano inseguendo. E’ accaduto nel comune di San Giuseppe vesuviano, protagonisti due giovani a bordo di uno scooter sprovvisto di targa e gli agenti in servizio su una volante del commissariato locale. L’inseguimento ha avuto origine in via Muscettoli. Alla vista delle forze dell’ordine, i due giovani sullo scooter, con il viso coperto da caschi integrali, si sono dati alla fuga. Costretti ad abbandonare lo scooter, hanno proseguito la loro fuga a piedi ed è in questo momento che è stata puntata l’arma, poi risultata a salve e sequestrata, contro la polizia. Uno dei due ragazzi è riuscito a scappare, mentre l’altro è stato bloccato a denunciato per resistenza a pubblico ufficiale e minacce aggravate.

Ambiente, Diritto e Conoscenza: Wwf Italia e USB lanciano i corsi “For Nature, For Us”

A partire dal 15 febbraio inizierà a Napoli For Nature, For Us Legal Edition. Il corso punta a formare nuove figure professionali capaci di affrontare le sfide legali legate alla tutela dell’ambiente. Al suo interno sono previsti workshop e seminari per un totale di 30 ore di formazione in presenza su diritto ambientale, reati contro l’ambiente, contenzioso climatico, casi pratici. Al termine si riceverà un attestato del WWF Italia. L’obiettivo finale, infatti, è sviluppare un pool di Avvocati del Panda in Campania. Per un corsista ci sarà inoltre la possibilità di uno stage retribuito della durata di 12 mesi presso USB. Il programma è rivolto a giovani avvocati interessati al diritto ambientale e laureandi e laureati in Giurisprudenza, Scienze Giuridiche, Scienze Politiche. Per iscriversi bisogna essere residenti
in Campania. Il corso ha il patrocinio di Ordine degli avvocati, Regione Campania e ANCI Campania.

AL VIA I CORSI ANCHE A MILANO

Partenza il 21 marzo invece per il percorso For Nature, For Us a Milano. Il programma è pensato per giovani tra i 20 e i 30 anni, con l’obiettivo di fornire sia conoscenze nei campi della conservazione della biodiversità, sostenibilità ambientale e sociale, cambiamenti
climatici e normativa ambientale, che strumenti pratici per affrontare le sfide ecologiche attraverso un’azione collettiva. I partecipanti selezionati saranno 25 e dovranno essere operanti o residenti a Milano. Il ciclo formativo ha al suo interno 10 incontri per un totale di 60 ore. Si articola in workshop, lezioni frontali ed esperienze pratiche, con il coinvolgimento di esperti WWF, USB e stakeholder locali. Tanti i temi trattati, dalle competenze social a quelle grafiche, passando per l’energia e il contrasto ai crimini di natura. Due corsisti saranno inoltre selezionati per uno stage di 12 mesi presso USB. For Nature, For Us
ha il patrocinio di Università degli studi di Milano Bicocca e della Città Metropolitana di Milano.

MARCO GALAVENI “WWF”

“La collaborazione con USB per noi è un grande piacere quanto un grande asset: contribuire insieme a sviluppare le competenze dei giovani unendo le sfide ecologiche a quelle digitali è un modo concreto e stimolante per raggiungere la nostra mission, quella di
creare un mondo in cui le persone e la natura possano prosperare in armonia”, dichiara Marco Galaverni, Direttore Oasi, Educazione e Attivazione di WWF Italia. “E proprio sul fronte attivazione, stiamo lavorando insieme ad uno strumento innovativo per facilitare
la partecipazione dei volontari alle nostre iniziative sul campo, che ci darà innumerevoli soddisfazioni nel prossimo futuro”.

MARIO PARRELLA “USB”

Mario Parrella, presidente Usb, dichiara: “Per il terzo anno abbiamo la possibilità, grazie alla prestigiosa partnership con WWF Italia, di mettere in campo le nostre competenze e di contribuire alla formazione di giovani con una forte coscienza ambientale e con una spiccata consapevolezza digitale. Proprio l’unione di questi due mondi è il segreto di un percorso che, considerato il numero di partecipanti e i risultati conseguiti, può diventare ancora più interessante, affrontando il concetto di ‘Diritto per l’ambiente’, nella sessione che si svolgerà in Campania. Ma quest’anno abbiamo allargato ancor più i nostri orizzonti, puntando anche a una platea diversa, con l’iniziativa che partirà a marzo a Milano e che avrà come obiettivo l’acquisizione degli strumenti pratici e conoscitivi per affrontare le sfide ecologiche”

Sanremo 2025, record prima serata e polemiche sul video del Papa

La prima serata del Festival di Sanremo 2025 ha fatto registrare ascolti record. Il debutto ha incollato davanti al televisore 12,6 milioni di telespettatori. Lo share al 65,3% con il web, nel 2024 era 65,1%. Il boom di ascolti al debutto Festival di Carlo Conti è stato calcolato con il nuovo sistema del total audience. Lo scorso anno, l’ultimo di Amadeus, in base ai dati Auditel riferiti esclusivamente alla tv tradizionale, aveva ottenuto in media 10
milioni 561mila telespettatori pari al 65.1% di share. La total audience introdotta per la prima volta quest’anno calcola anche il pubblico dello small screen (che segue il programma in diretta su pc, smartphone e tablet.

LE POLEMICHE SUL VIDEO DEL PAPA

Il direttore artistico Carlo Conti, durante la conferenza stampa fa il punto della serata inaugurale, ha dovuto difendersi da alcune polemiche legate alla messa in onda del video di Papa Francesco. “Il video del Papa è arrivato sabato 1 febbraio. Ho scritto al Santo Padre il 12 gennaio. Dopo qualche giorno, sabato 1 febbraio, mi è arrivato questo video. Non lo sapeva nessuno”. Conti ha spiegato che a fine maggio, dopo aver partecipato alla Giornata Mondiale dei Bambini, il Papa in udienza privata si era detto disponibile a ricambiare. “Non lo sapeva nessuno, ho mantenuto il segreto. Ho mandato in regia il video alle 19-19.30. In scaletta non c’era niente. È stata una grandissima gioia per me, vale ogni possibile soddisfazione per gli ascolti”.

L’ORDINE DI ESIBIZIONE DELLA SECONDA SERATA

Di seguito l’ordine di esibizione degli artisti nella seconda serata del Festival di Sanremo: Rocco Hunt, Elodie, Lucio Corsi, The Kolors, Serena Brancale, Fedez, Francesca Michielin, Simone Cristicchi, Marcella Bella, Bresh, Achille Lauro, Giorgia, Rkomi, Rose Villain, Willie Peyote. Ad affiancare Carlo Conti stasera ci saranno Bianca Baldi, Nino Frassica e Cristiano Malgioglio.

Al via sgomberi, protesta a Napoli dei comitati anti abbattimento

Con l’avvicinarsi degli sgomberi, chiedono l’intervento dell’Anci per fermare le ruspe gli abitanti di Ischia. All’associazione nazionale dei comuni, comitati civici e amministratori dell’isola hanno illustrato una proposta di legge durante un incontro a cui però invece di Manfredi ha preso parte la vice sindaco, Laura Lieto, delegata dal sindaco e presidente di Anci. In concomitanza dell’incontro, centinaia di abitanti dell’Isola di Ischia hanno protestato in piazza Municipio per chiedere la fine degli abbattimenti delle prime case di necessità. Disperati per il rischio di veder demolita l’abitazione in cui vivono da circa 25-30 anni, hanno lasciato l’isola per venire a protestare davanti alla sede del comune. 10 mila le case a rischio abbattimento sull’isola verde. Il 25 febbraio è previsto lo sgombero delle prime abitazioni

I CONTENUTI DELLA PROPOSTA DI LEGGE DEI COMITATI

L’incontro a Palazzo San Giacomo a cui hanno partecipato vari sindaci della regione Campania in rappresentanza di centinaia di migliaia di cittadini mentre alll’esterno aveva luogo il sit-in di protesta organizzato dall’Associazione Casa Mia, presieduta da Mimmo Esposito e dal movimento di lotta per il diritto alla casa delle isole di Ischia e Procida, rappresentato da Gennaro Savio

Asia di Massimo Saretta. Un incontro sulla Cina

Venerdì 14 febbraio, alle 17.00, negli spazi della mostra fotografica “Asia” di Massimo Saretta, nelle Antisale dei Baroni al Maschio Angioino (Castel Nuovo), sarà ospitato l’incontro aperto al pubblico “La parola e l’immagine, calligrafie e pittura in Cina” a cura della professoressa Chiara Visconti, docente dell’Università degli Studi di Napoli L’Orientale – Dipartimento di Asia, Africa e Mediterraneo. In programma, oltre al racconto, una dimostrazione di calligrafia cinese a cura della professoressa Wu Junru.

 ASIA – LA MOSTRA FOTOGRAFICA DI MASSIMO SARETTA

I partecipanti avranno l’occasione di visitare la mostra “Asia” di Massimo Saretta, fotografo pluripremiato dalle riviste internazionali di settore e ambasciatore Leica. Curata da Gastone Scarabello, la mostra, in cui vengono proposte 100 immagini realizzate in vent’anni di viaggio, ha già registrato circa 2.000 presenze, a pochi giorni dall’apertura.

Con “Asia”Massimo Saretta, fotografo Certified by Leica, intende condividere con il pubblico parte di un lavoro in cui si ritrovano luoghi, persone, momenti di vita, usi, costumi e spiritualità di territori affascinanti. Attraverso uno sguardo indagatore e curioso, in una persona con mente aperta e scevra da precomprensioni, l’autore degli scatti conduce l’osservatore fin dentro quei luoghi d’Oriente che tanto differiscono dalla contemporaneità occidentale. Le immagini fotografiche artistiche, caratterizzate da cromatismi e forti contrasti, rappresentano quindi una scintilla esistenziale che intende accendere una fiamma di consapevolezza del “diverso” negli occhi e nel pensiero di chi guarda.

Allestimento mostra “Asia” di Massimo Saretta nelle Antisale dei Baroni al Maschio Angioino

MASSIMO SARETTA – Fotografo certified by Leica

«Napoli mi aveva già ospitato nel 2020 con il progetto “Un’idea di India”, che, tra tutti i paesi dell’Asia, amo in particolar modo, per i colori, i volti, le persone, la spiritualità – racconta il fotografo Massimo Saretta –. L’India si avvicina molto a Napoli; le somiglia nei rapporti umani tra le persone. Con la mostra “Asia” presento la mia visione maturata in vent’anni di numerosi viaggi in questi luoghi incredibili. Insieme all’India, ho visitato e approfondito, Cambogia, Cina, Vietnam, Bangladesh, Giappone, Thailandia. Spesso, ma non sempre, i miei percorsi fotografici sono stati volutamente ben lontani dai circuiti turistici, perché prediligo catturare immagini di luoghi “incontaminati”. Per me l’Asia è stato un iter non solo culturale e artistico ma anche un percorso spirituale: non si può pensare all’Asia prescindendo dalla sua peculiarità spirituale. Tra le immagini esposte c’è un monastero indiano e, ammirando quella foto, si può notare che davvero non manca nessuno dei colori che conosciamo in natura; c’è una giovanissima venditrice di fiori del Vietnam con un copricapo in corallini colorati; c’è una montagna dorata a picco sul lago di Pangong Tso, un lago che per il 75% è dell’India e per il 25% della Cina, siamo a 5.000 metri di altezza e sono le 5.00 del pomeriggio: per scattare questa foto ho aspettato circa sei ore la luce giusta e l’attesa è stato un tempo assolutamente ben speso».

Le opere fotografiche esposte nella mostra curata da Gastone Scarabello e coordinata da Alberto Sichel su territorio nazionale e da Carla Travierso su Napoli, sono tratte dal volume fotografico “Asia”, edito da Grafiche Antiga, con la prefazione di Vittorio Sgarbi.

India, Dirang, monastero – Massimo Saretta

GASTONE SCARABELLO – Curatore mostra Asia di Massimo Saretta

«Nell’allestire la mostra “Asia” di Massimo Saretta ho cercato di rispettare lo spirito del suo lavoro, valorizzandone l’essenza e integrandolo con le tendenze attuali del genere fotografico – racconta Gastone Scarabello –. L’obiettivo è creare un dialogo tra immagini e pubblico, mantenendo una giusta distanza fisica ed empatica, che rispetti l’autenticità dei soggetti. Le fotografie non impongono una narrazione, ma offrono spazi di interpretazione aperti, invitandoci a osservare, sentire e riflettere. Asia è un’esperienza visiva che celebra l’epica dei grandi viaggi, lasciando che il significato emerga in modo unico per ogni spettatore».

LE ISTITUZIONI PER ASIA DI MASSIMO SARETTA 

Con il patrocinio del Ministero della Cultura e del Comune di Napoli, Napoli è la quinta tappa del tour fotografico che coinvolgerà altre città capoluogo di provincia italiane fino al 2026 ed è organizzato in collaborazione con Ambasciata del Giappone, Ambasciata e Consolato Generale del Vietnam, Ambasciata della Repubblica Popolare Cinese, Reale Ambasciata di Thailandia e Ambasciata e Consolato Generale dell’India in Italia.

India, panorama del lago di Pangong Tso

LEICA STORE NAPOLI

La promozione della mostra fotografica allestita nelle Antisale dei Baroni è sostenuta dal Leica Store Napoli in via Nisco, che ospita un teaser di “Asia”, esponendo dieci immagini e invitando cittadini e turisti ad ammirare l’intero viaggio “orientale” al Maschio Angioino.

Massimo Saretta 

Massimo Saretta è nato nel 1958 a Padova, città in cui vive e dove ha sede da più di trent’anni il suo studio di fotografo artistico professionista. Fin da giovane si è dedicato con passione allo studio dell’arte della fotografia, raccogliendo lusinghieri successi grazie alle numerosissime esposizioni personali e collettive in Italia e all’estero. Armato della sua inseparabile macchina fotografica, Saretta ha compiuto moltissimi viaggi in giro per il mondo, approfondendo tecnica e abilità nella preparazione degli scatti, specializzandosi nella fotografia di “reportage”. La sua sensibilità l’ha portato a fissare negli scatti attimi di indubbia suggestione emotiva. L’esperienza in Asia è cominciata nel 2000, quando ha iniziato a visitare questo immenso e variegato paese dove è spesso tornato fino ad oggi.

Vietnam, venditrice di fiori, via della felicità nelle montagne settentrionali

“Asia” mostra fotografica di Massimo Saretta
Antisale dei Baroni – Castel Nuovo (Maschio Angioino)
Dall’1 al 28 febbraio
Dal lunedì al sabato – dalle 8.30 alle 18.30 (ultimo ingresso alle 17.30)
L’ingresso alla mostra è gratuito

Organizzazione e coordinamento:
Alberto Sichel – territorio nazionale
Carla Travierso – Napoli

Giornata del Malato, ospedali e case di cura di Napoli diventando luoghi giubilari

Giornata del Malato, ospedali e case di cura di Napoli diventando luoghi giubilari

Gli ospedali e le case di cura di Napoli diventando luoghi giubilari: a deciderlo in occasione della XXXIII giornata del malato l’arcivescovo del capoluogo campano, Domenico Battaglia. Una scelta che nasce dalla volontà di don Mimmo di permettere anche a chi soffre la possibilità di ricevere l’indulgenza. Dopo le visite pastorali nei nosocomi cittadini dei vescovi ausiliari, le iniziative per la giornata istituita da papa Giovanni II nel 92 sono culminate nella celebrazione della santa messa nella parrocchia di santi Pietro e Paolo a Ponticelli. Il Cardinale infatti quest’anno ha scelto per la ricorrenza, una chiesa di periferia.

Ad accoglierlo il parroco don Raffale Oliviero: ” Il cardinale quest’anno ha voluto scegliere una parrocchia di periferia per celebrare questo momento così bello, così importante per la realtà degli ammalati. Ha voluto che in questo giorno qui si lucrasse anche l’indulgenza plenaria così come l’ha voluto stendere a tutte le casse di cura, a tutti gli ospedali e a tutti coloro che non potendo scendere e uscire di casa a causa della malattia e sono costretti a stare in casa, la loro casa diventa luogo giubilare e questa è una bella cosa che corrisponde proprio a quel cuore materno di Dio che si apre a tutte le necessità dei suoi figli.”

(Intervista nel video allegato)

Polemiche lavori Campanile di Santa Chiara, De Stasio: “Mancato piano di gestione del centro storico UNESCO”

Polemiche lavori Campanile di Santa Chiara, De Stasio: “Mancato piano di gestione del centro storico UNESCO”

3 milioni di euro e 9 mesi di tempo per far tornare il campanile di Santa Chiara alla sua antica bellezza. È stato allestito infatti il cantiere per il restauro ed il miglioramento sismico della torre campanaria di origine trecentesca e ubicata nel cuore del centro antico di Napoli. Terminate le operazioni preliminari i lavori partiranno la prossima settimana. E così dopo che un mese fa circa ha preso il via il recupero del chiostro maiolicato del complesso monumentale, adesso un altro tassello per il ripristino del decoro nella zona, frequentata ogni giorno migliaia di cittadini e turisti, è stato poggiato.

Ma le criticità sono tante, dall’obelisco del Gesù, ancora recintato dopo il cedimento di un calcinaccio, alla chiesa di Santa Marta, completamente imbrattata. Per questo il consigliere della seconda Municipalità Pino De Stasio ha posto l’accento sulla mancanza di un piano di gestione del centro storico Unesco. (Intervista nel video allegato)