mercoledì, Novembre 5, 2025
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Nube tossica a Mondragone, scuole chiuse e mascherine in comuni Casertano

Nube tossica a Mondragone, scuole chiuse e mascherine in comuni Casertano

Scuole chiuse, divieto di vendita e consumo di prodotti agricoli. Sono alcune delle contromisure alla preoccupante nube tossica, adottate nei comuni del Casertano dove un incendio ha devastato ieri a Castelvolturno un capannone in cui veniva conservato materiale chimico utilizzato in prodotti per l’igiene delle piscine, in particolare cloro.

Alto il rischio per l’incolumità pubblica che la nube bianca, visibile in gran parte del territorio, possa contenere elementi nocivi delle sostanze andate in fumo. Per questo motivo, scuole di ogni ordine e grado chiuse e obbligo di indossare la mascherina Ffp2 o Fffp 3 su effetto di due ordinanze firmate dal sindaco di Mondragone, mentre nel comune di Francolise è stato messo un ordine con cui il primo cittadino ha invitato la comunità, oltre all’utilizzo della mascherina, a limitare gli spostamenti e laddove possibile rimanere in casa con finestre e balconi chiusi.

Le fiamme sono scoppiate in un deposito di una ditta di Castelvortuno. Le operazioni di spegnimento hanno messo in difficoltà i vigili del fuoco, che in contemporanea stavano gestendo un altro incendio divampato a Sessa Aurunca, sempre nel Casertano, in un’azienda agricola, dove le fiamme hanno coinvolto un capannone contenente trattori, autocarri ed attrezzature varie per la semina. Si attendono ora i risultati del monitoraggio, sulle diossine e su altri elementi pericolosi per la salute, effettuato dai tecnici dell’Arpac.

Coppa America, opere temporanee e bonifiche nel mirino della soprintendenza

Coppa America, opere temporanee e bonifiche nel mirino della soprintendenza

Stop alle procedure sprint per l’America’s Cup: la Soprintendenza impone la Valutazione di Impatto Ambientale sulle opere temporanee previste a Bagnoli, chiedendo chiarimenti sul destino della colmata e sui reali interventi di riqualificazione dell’area.

Il parere arriva nell’ambito della procedura avviata da Invitalia e frena la possibilità di accelerare i lavori. La documentazione – secondo l’ufficio ministeriale – è ancora incompleta e generica: non chiarisce gli impatti paesaggistici, né le modalità di bonifica delle aree contaminate. Al centro dei dubbi soprattutto la decisione di conservare gran parte della colmata, rimuovendone solo una parte, con il rischio di compromettere i futuri progetti di rigenerazione.

Sul tema sono intervenuti anche il presidente della Regione, Vincenzo De Luca ed il sindaco Gaetano Manfredi. (Interviste in video allegato).

Ma i temi del futuro di bagnoli e la coppa America sono stati al centro anche dell’incontro tra i cittadini e le autorità che si è svolto al parco San Laise, a cui ha preso parte Dino Falconio, sub commissario al Piano per Bagnoli. (Intervista in video allegato).

Preoccupato invece Osvaldo Cammarota del Circolo Ilva di Bagnoli. (Intervista in video allegato).

Piano carceri, in arrivo oltre 10mila nuovi posti

Piano carceri, in arrivo oltre 10mila nuovi posti

Oltre 10mila nuovi posti detentivi entro il 2027. È quanto previsto dal programma nazionale di edilizia penitenziaria 2025-2027 presentato a Palazzo Chigi: 506 posti saranno consegnati già il prossimo anno, più di 5.700 nel 2026 e oltre 4mila nel 2027. Sommando anche gli interventi già realizzati, a fine legislatura il totale supererà gli 11mila posti. L’obiettivo è ridurre il sovraffollamento e migliorare la gestione delle carceri, grazie a investimenti che coinvolgono Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, Ministero delle Infrastrutture e Commissario straordinario. Ma alle nuove strutture si affiancano le difficoltà quotidiane. All’istituto penale minorile di Nisida a Napoli, la Polizia penitenziaria ha intercettato 40 grammi di hashish nascosti in una bottiglia di detersivo e destinati ai detenuti. Il Sappe denuncia episodi ricorrenti e chiede più agenti e percorsi alternativi al carcere per i minori tossicodipendenti.

Segue il comunicato del sindacato.

NISIDA, POLIZIA PENITENZIARIA STRONCA SPACCIO DI DROGA NEL CARCERE MINORILE

“Hanno tentato di spacciare droga nell’Istituto penale per minorenni di Nisida ma grazie alla professionalità del personale di Polizia Penitenziaria è stato intercettato e sequestrato”. A darne notizia è il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria. “Ieri sera, verso le 19:30, un detenuto napoletano si è avvicinato al III° Reparto, dove sono ubicati altri detenuti suoi concittadini minorenni, per fornire ad alcuni di loro una bottiglia di detersivo. Il personale di polizia penitenziaria in servizio, insospettito dello scambio avvenuto, bloccava il detenuto e provvedeva a controllare la bottiglia oggetto dello scambio. Al suo interno, venivano rinvenuti circa 40 grammi di hashish”, denuncia Federico Costigliola, coordinatore regionale per il settore minorile per la Campania del SAPPE.

La richiesta del SAPPE

“Occorre evidenziare che i detenuti del III° Reparto non sono nuovi a simili episodi; sono già stati sorpresi, più volte, mentre effettuavano scambi di droga e più volte sono stati rinvenuti diversi quantitativi di droga anche durante le perquisizioni delle camere detentive o durante le perquisizioni personali. Ciò che desta stupore è che nonostante la Direzione continua a lamentare un cronico sovraffollamento di minori in Ipm, nei confronti di questi detenuti ormai recidivi, non è stato messo in essere alcun tipo di provvedimento”, conclude il sindacalista, che rinnova la richiesta del SAPPE di un incremento del ruolo maschile degli Agenti e degli Assistenti per il Reparto di Polizia di Nisida “mettendo fine una volta per tutte alle continue richieste di supporto operativo avanzate dal comando e dalla direzione di Nisida, e permettendo all’ intero comparto di polizia penitenziaria operante nel Distretto minorile campano di svolgere il proprio servizio in tranquillità”.

Le parole di Capece

“Ogni giorno”, commenta Donato Capece, segretario generale del SAPPE, “la Polizia Penitenziaria porta avanti una battaglia silenziosa per evitare che dentro le carceri italiane, per adulti e minori, si diffonda uno spaccio sempre più capillare e drammatico, stante anche l’alto numero di tossicodipendenti tra i detenuti. Questo fa comprendere come l’attività di intelligence e di controllo del carcere da parte dei Baschi Azzurri della Penitenziaria diviene fondamentale. E deve convincere sempre più sull’importanza da dedicare all’aggiornamento professionale dei poliziotti penitenziari, come ad esempio le attività finalizzate a prevenire i tentativi di introduzione di droga in carcere, proprio in materia di contrasto all’uso ed al commercio di stupefacenti”.

Le criticità

Capece torna a sottolineare le criticità detentive connesse all’alto numero di presenze di tossicodipendenti tra di detenuti: “Noi con il metadone non risolviamo il problema, ma dobbiamo portare questi ragazzi nelle comunità terapeutiche, anche perché ci costano di meno. Un detenuto in carcere costa mediamente 200 euro mentre in una comunità terapeutica da 50 a 80 euro. Così non solo risparmiamo, ma tra quelle persone qualcuno riusciamo a salvarlo e quando ci riusciamo non abbiamo salvato solo i ragazzi ma anche le famiglie, perché la tossicodipendenza non è un problema legato solo ai ragazzi ma è un problema di tutte le famiglie. E allora che senso ha tenerli in carcere?  Basterebbe anche replicare l’esperienza del carcere di Rimini, dove, oltre 20 anni fa, fu istituita una piccola sezione, con 16 posti, nella quale accedono quei detenuti che sottoscrivono un programma con l’amministrazione, impegnandosi a studiare, lavorare, non assumere più sostanze alternative come il metadone, e dopo un certo periodo di tempo, 6 mesi, un anno, vanno in comunità e vengono tutti recuperati. Risolveremmo in parte anche il problema del sovraffollamento”.

 

 

 

 

Omicidio Maimone, targa per Francesco Pio nel luogo dove fu ucciso

Omicidio Maimone, targa per Francesco Pio nel luogo dove fu ucciso

“Il tuo sorriso non verrà mai spento dalla violenza e rimarrà per sempre nei nostri cuori”: questa la scritta sulla targa dedicata a Francesco Pio Maimone, vittima innocente della criminalità, inaugurata questa mattina al molo Luise di Napoli, proprio dove il 18enne fu ucciso.

Un gesto che come spiegano i genitori del giovane pizzaiolo, Antonio e Tina, vuole essere un monito contro la violenza minorile: (Interviste nel video allegato).

Un’iniziativa, quella voluta dal comune e dal sindaco di Napoli Gaetano Manfredi per dire no a qualsiasi forma prevaricazione. Già l’anno scorso in occasione del compleanno di Francesco Pio, nello stesso punto furono spente simbolicamente le candeline sulla torta.

Per l’omicidio Maimone avvenuto la notte tra il 19 e il 20 marzo 2023, è stata condannato in primo grado all’ergastolo Francesco Pio Valda, secondo gli inquirenti, ras del Clan Aprea di Barra.

Donna uccisa nel beneventano, marito in fuga

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Donna uccisa nel beneventano, marito in fuga

Dramma a Paupisi nel beneventano dove Elisa Polcino, 49enne, è stata uccisa con un oggetto contundente non ancora identificato.

Secondo le prime informazioni dei carabinieri, sembrerebbe che l’autore del femminicidio sia il marito, Salvatore Ocone, che è attualmente in fuga.

L’uomo avrebbe avrebbe colpito la donna alla testa al culmine di una lite.

Sono in corso indagini per far chiarezza sulla dinamica della vicenda. In un primo momento si era diffusa la notizia che la donna fosse stata uccisa a colpi di pietra in strada.

 

A place to die. Il viaggio all’interno della pische umana

L’opera del medico e scrittore napoletano, Giuseppe Clemente, “A place to die” (Lfa Publisher) sarà presente (in anteprima con il firmacopie dell’autore) giovedì 2 ottobre dalle 15.00 alle 16.00, in occasione del Campania Libri Festival, presso lo Stand della LFA Publisher nel cortile delle carrozze allo stand n 33 di Palazzo Reale. La rassegna, interamente finanziata dalla Regione Campania e organizzata dalla Fondazione Campania dei Festival presieduta da Alessandro Barbano, è in programma a Napoli dal 2 al 5 ottobre, negli spazi di Palazzo Reale e in alcune sale della Biblioteca Nazionale ospitata nello stesso sito monumentale.

LA TRAMA 

La diagnosi di un tumore maligno sconvolge la vita tranquilla di un ingegnere in pensione. La malattia ha prodotto una metastasi al cervello, nella zona dell’ippocampo, che regola le funzioni più profonde e segrete del nostro cervello, come le emozioni, la personalità e la capacità di dare un ordine temporale alle esperienze vissute. In questo confuso alternarsi di ricordi, l’ingegnere, protagonista del racconto, incontrerà un personaggio enigmatico ed inquietante, un architetto che si presenterà come amico del padre defunto, e che lo accompagnerà attraverso un viaggio millenario nel tempo, alla scoperta delle sue origini e del mistero della morte.
 

L’AUTORE

Giuseppe Clemente, medico-chirurgo, ha esposto, come pittore e fotografo, al Maschio Angioino di Napoli (1992), all’Istituto degli Studi Filosofici di Napoli (1999-2007-2011) al Palazzo delle Arti di Napoli (PAN 2019).
Nel 1995 è stato invitato dal Comune di Patrasso e inserito nella rassegna “Artisti contemporanei italiani”, con mostra permanente e donazione di un’opera alla Pinacoteca Comunale.
Ha pubblicato, per “Edizioni della Sera” A Napoli. San Ferdinando Chiaia-Posillipo. Storie quotidiane dei quartieri partenopei 2022.
Ha partecipato, in veste di co-fondatore e relatore ai Convegni “Il Medico e l’arte” (2012-2019) aventi per tema il rapporto tra la malattia, la disabilità e l’arte.

Minacce a don Patriciello, comitato ordine sicurezza in Prefettura

Minacce a don Patriciello, comitato ordine sicurezza in Prefettura

Intensificate le misure di sicurezza sia per don Maurizio Patriciello, con la scorta rafforzata, che per la parrocchia San Paolo Apostolo di Caivano. La decisione è stata presa nel corso del Comitato per l’Ordine Pubblico e la Sicurezza, presieduto dal prefetto di Napoli Michele di Bari, dopo che un settantacinquenne imparentato con la malavita locale, Vittorio de Luca, ha consegnato al prete anticamorra un foglio di giornale con all’interno un proiettile. (Interviste a Patriciello e Di Bari nel video allegato).

Ma il comune a Nord di Napoli, nonostante gli sforzi profusi dal governo, è in agitazione. Lo testimoniano le stese avvenute poche ore prima dell’intimidazione a don Patriciello quando una decina di ragazzi in sella a sette, forse otto motorini, hanno esploso hanno esploso 8 colpi da arma da fuoco seminando il panico nel rione. Due episodi probabilmente non collegati, ma che hanno riacceso i fari sul parco verde. Già ieri mattina infatti si sono svolte operazioni di bonifica nell’area della sparatoria e la chiesa è stata presidiata dai carabinieri. Stamattina poi una nuova operazione interforze nel rione.

Caivano, blitz interforze alto impatto dalle prime luci dell’alba

Caivano, blitz interforze alto impatto dalle prime luci dell’alba

Gli spari al parchetto dei bambini e il minatorio proiettile consegnato al parroco anticamorra don Maurizio Patriciello hanno provocato la reazione repressiva dello Stato. Un’operazione Alto impatto delle forze dell’ordine si è svolta all’alba di questa mattina nel parco verde di Caivano. Polizia e carabinieri hanno fatto ritorno nel comune del napoletano a distanza di due anni dallo stupro delle due cuginette ad opera di un branco di minorenni. Due anni in cui lo Stato ha calato la scure della repressione per il ripristino della legalità in una zona dove la camorra tra spaccio di droga e occupazione abusiva di case la faceva da padrone.

Il centro sportivo decadente dove avvenne la violenza delle due minori è oggi una struttura dove le palestre sono gestite dalle fiamme oro e le case occupate sono state liberate da chi si era insediato illegalmente. 150 tra agenti della questura e carabinieri hanno effettuato un blitz, una prova di forza per far cacciare di nuovo la testa nella sabbia a nuovi clan che stanno cercando di reintrodursi nel controllo delle piazze di spaccio del parco verde. E nel frattempo è stata rinforzata la scorta al parroco don Maurizio Patriciello.

 

Elezioni Regionali, Fico sul programma: “A breve chiuderemo”

Elezioni Regionali, Fico sul programma: “A breve chiuderemo”

Mentre il centro destra prende tempo e ancora non ha ufficializzato il candidato per le prossime regionali, il centro sinistra è in piena campagna elettorale. Con la chiamata al voto che si avvicina, in Campania è tempo di manovre per i partiti. E a sostenere la candidatura alla presidenza della Regione di Roberto Fico, è arrivato il leader dei 5 stelle Giuseppe Conte.

Giunto a citta della scienza dove si è svolta la due giorni organizzata dal movimento dal titolo “intelligenza artificiale per il bene comune” il numero uno dei penta stellati ha commentato le recenti stoccate del presidente uscente Vincenzo De Luca: (Intervista nel video allegato).

Anche Fico dal canto suo si è soffermato sulla tornata elettorale concentrandosi sul programma e sul tema delle liste: (Intervista nel video allegato).

NUOVO PARTITO LIBERALE UFFICIALIZZA SUPPORTO A BANDECCHI

Ma a scaldare i motori in vista delle regionali c’è anche il Nuovo Partito Liberale che, in occasione della sua costituente a Napoli, ha ufficializzato il sostegno alla candidatura di Stefano Bandecchi

Napoli, incidente in via Miano, un morto e un ferito grave

Napoli, incidente in via Miano, un morto e un ferito grave

Un morto, un ferito grave e almeno cinque mezzi coinvolti: è il bilancio del grave incidente avvenuto  poco dopo mezzogiorno in via Miano, a poche centinaia di metri da dove nel weekend si è consumato l’omicidio di Umberto Russo.

A perdere la vita Francesco Ciccarelli, 62 anni, alla guida di uno scooter Kymco: trasportato in codice rosso al CTO, è deceduto poco dopo. Grave anche l’altro centauro, ricoverato al Cardarelli in prognosi riservata.

Secondo una prima ricostruzione delle forze dell’ordine, una Fiat Panda, guidata da un uomo di 67 anni, all’altezza dell’incrocio con via nuova San Rocco ha improvvisamente perso il controllo del mezzo invadendo la corsia opposta e travolgendo tre auto in sosta e due motocicli che arrivavano dal senso contrario.

Sul posto immediato l’intervento gli agenti polizia locale al comando del generale Ciro Esposito, coordinati sul posto dal sottotenente Vincenzo Cirillo e dalla centrale operativa dal capitano Lucio Sarnacchiaro. I caschi bianchi hanno ascoltato le testimonianze, e analizzato i video delle telecamere di sorveglianza per ricostruire con precisione la dinamica del sinistro e per verificare le cause dell’improvvisa sbandata dell’auto.

Il precedente

Solo 10 giorni fa un’altra vittima della strada. Saray Arias Fernandez, studentessa spagnola 20enne in Erasmus a Napoli è stata travolta e uccisa mentre attraversava sulle strisce pedonali al corso Umberto.