mercoledì, Novembre 5, 2025
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Presepe Insanguinato, artigiani di Napoli a sostegno della pace

Presepe Insanguinato, artigiani di Napoli a sostegno della pace

Il bambino Gesù sporco di sangue e avvolto in panni di colore bianco anche essi insanguinati. La Madonna e San Giuseppe rappresentati emaciati e feriti.

E’ il forte messaggio che Marco Ferrigno, decano dei maestri pastoriai di Napoli ha voluto lanciare al mondo per il Natale 2025.

I venti di guerra che arrivano dal fronte russo ucraino e dalla striscia di Gaza hanno spinto l’artigiano a realizzare una natività che fosse d’impatto. Un messaggio di vicinanza a chi soffre ma anche di speranza.

E per le prossime festività, il presepe sarà realizzato a grandezza naturale e installato in uno dei luoghi simbolo della città come spiega Ferrigno: (Intervista nel video allegato).

Celebrazioni Santo protettore polizia, Agricola su a Caivano: “L’allerta è massima”

Celebrazioni Santo protettore polizia, Agricola su a Caivano: “L’allerta è massima”

La minaccia di morte a don Patriciello, riaccende su Caivano ma anche su Napoli, l’attenzione al monitoraggio del territorio da parte delle forze della Polizia di Stato. Controlli nelle ultime ore nelle zone più calde della città metropolitana dove la criminalità fa sentire la sua presenza. Intanto stamattina nella chiesa di San Giovanni a Carbonara le celebrazioni per la festa di San Michele Arcangelo.

A officiare la Santa Messa il cardinale Battaglia.

L’evento fa parte della tradizione annuale di celebrazione del patrono della Polizia di Stato. Alla celebrazione presenti anche rappresentati dei carabinier, dell’esercito, l’assessore De Jesu in rappresentanza del sindaco di Napoli e l’assessore regionale Mario Morcone. Il questore Maurizio Agricola su quanto accaduto a Caivano sottolinea: (Intervista nel video allegato).

Donna morì per ustioni: non fu suicidio, il figlio le diede fuoco

Donna morì per ustioni: non fu suicidio, il figlio le diede fuoco

Morì il 15 agosto dopo due settimane di agonia per le gravi ustioni riportate. Inizialmente si penso che la donna residente ad Afragola volesse suicidarsi ma le indagini dei carabinieri e della Procura di Napoli Nord hanno portato all’arresto del figlio, accusato di averle dato fuoco dopo averla cosparsa di alcol.

Quando lo scorso 31 luglio i vigili del fuoco giunsero nell’abitazione occupata dalla donna e dal figlio, quest’ultimo disse di aver cercato di soccorrere la madre. La donna fu ricoverata in ospedale con ustioni di terzo grado su quasi tutto il corpo e inizialmente si penso ad un suicidio.

Ma secondo le recenti scoperte delle forza dell’ordine la vicenda fu diversa: l’uomo, affetto da disturbi psichiatrici ma giudicato capace di intendere e volere, avrebbe agito per gelosia nei confronti della madre che aveva intrapreso una nuova relazione che lui non avrebbe accettato.

Manifestazioni pro Gaza, Sgambati (UIl): “Non si può essere lontani dal difendere umanità”

Manifestazioni pro Gaza, Sgambati (UIl): “Non si può essere lontani dal difendere umanità”

Un grido di pace scritto sui corpi dei manifestanti: magliette bianche, segnate di rosso, hanno composto in piazza Municipio la scritta Stop War, Start Humanity. È iniziato così il flash mob promosso dalla UIL Campania contro il conflitto a Gaza. Davanti a Palazzo San Giacomo a Napoli sindacalisti, attivisti e tanti giovani hanno dato vita a un presidio per chiedere la fine del conflitto e l’avvio di aiuti umanitari alla popolazione stremata. Così Giovanni Sgambati, Segretario Generale UIL Campania: (Intervista nel video allegato).

SOLIDARIETA’ DA ISCHIA

Ma solidarietà al popolo palestinese è arrivata anche da Ischia. In tantissimi, tra residenti e turisti, hanno invaso il centro cittadino attraversando le vie dell’isola Verde

Caivano, minacce di morte a don Patriciello

Caivano, minacce di morte a don Patriciello

Una persona, che a quanto si apprende pare essere vicina al clan Ciccarelli, Vittorio de Luca, ha consegnato nelle mani del prete anticamorra un fazzoletto con dentro un proiettile. Don Patriciello ha avuto la forza di continuare la funzione religiosa mentre l’uomo è stato bloccato e portato via. Un segnale preoccupante dopo le stese di ieri che hanno ripiombato il comune a Nord di Napoli nella paura e sotto la pressante ingerenza criminale.

I Carabinieri della Compagnia di Caivano e del Nucleo Investigativo di Castello Di Cisterna hanno arrestato Vittorio De Luca, coadiuvati nella fase esecutiva da agenti della polizia di Stato. Dovrà rispondere di atti persecutori aggravati dal metodo mafioso ai danni di Don Maurizio Patriciello. Un episodio analogo era già accaduto circa un anno fa quando sempre un esponente dei Ciccarelli, e sempre in chiesa si era avvicinato al parroco con un coltello nella tasca.

In quell’occasione la minaccia arrivò dal suocero del boss Domenico Ciccarelli. L’uomo fu fermato dagli agenti della scorta di don Patriciello, che fermarono l’aggressore. Il clan Ciccarelli, da anni ha la sua base logistica al Parco Verde di Caivano e in più di un’occasione ha fatto sentire la sua voce con manifestazioni anche eclatanti. Sempre un anno fa le donne vicine al cartello criminale si erano riunite di fronte alla chiesa di San Paolo Apostolo, la parrocchia di don Patriciello, minacciando di occuparla.

IL SOSTENGO DELLA PREMIER MELONI

“Inaccettabile quanto accaduto oggi a Caivano, nella parrocchia di San Paolo Apostolo, dove durante la messa un uomo, confondendosi tra i fedeli, ha consegnato a don Maurizio Patriciello un fazzoletto con dentro un proiettile, per poi dileguarsi velocemente. Un gesto vigliacco e criminale, compiuto nel luogo e nel momento più sacro, che non intimidirà chi, come don Patriciello, rappresenta coraggio e dedizione a favore della comunità e della legalità”.

Notte Europea delle Ricercatrici e dei Ricercatori, a Napoli premiazione dei biologi

Notte Europea delle Ricercatrici e dei Ricercatori, a Napoli premiazione dei biologi

In occasione della Notte Europea delle Ricercatrici e dei Ricercatori, si è tenuta una cerimonia di premiazione per i biologi che hanno dedicato 50 anni della loro vita alla ricerca e alla scienza. Istituito dall’Ordine dei Biologi di Campania e Molise, questo riconoscimento è un tributo alla loro dedizione, alla loro passione e al loro impegno nella ricerca scientifica. I premiati hanno contribuito allo sviluppo della biologia e delle scienze correlate e il loro lavoro ha avuto un impatto positivo sulla società e sulla comunità scientifica. La cerimonia di premiazione è stata un’occasione per celebrare la loro carriera e il loro supporto alla scienza e per ispirare le nuove generazioni di ricercatori e ricercatrici. Tra i premiati, il biologo Ciriaco Rago: (Intervista nel video allegato).

Premiate anche le ricercatrici Annabella Di Mauro e Serena Marullo: (Intervista nel video allegato).

Con i premiati, Arnolfo Petruzziello, presidente dell’Ordine Biologi Campania e Molise: (Intervista nel video allegato).

Pozzuoli: padre e figlio feriti in sparatoria, erano intervenuti per sedare una lite

Pozzuoli: padre e figlio feriti in sparatoria, erano intervenuti per sedare una lite

Momenti di panico sul lungomare di Pozzuoli dove il tentativo di sedare una lite tra una coppia è finito nel sangue.

A farne le spese due passanti, padre e figlio, che avevano tentato di riportare la calma. I fatti ieri sera intorno alle 21 in via Tranvai, a pochi passi da piazza della Repubblica. Carlo Nasti, 59 anni, e Paolo Nasti, 31, hanno visto un uomo infuriato colpire con calci e pugni un’auto con a bordo una donna. Nel tentativo di fermarlo, sono stati presi di mira: l’aggressore ha estratto una pistola e ha aperto il fuoco, ferendo il padre all’addome e il figlio a una gamba.

L’uomo, classe ’65, è stato sottoposto a intervento chirurgico all’ospedale La Schiana. Nessuno dei due è in pericolo di vita.

Il caos si è diffuso in pochi istanti tra i tanti cittadini radunati per assistere alla partita Milan-Napoli trasmessa sui maxi schermi dei locali. Sul posto sono arrivati subito 118, carabinieri e polizia. Le forze dell’ordine sono sulle tracce dell’aggressore. Gli agenti. stanno analizzando le telecamere della zona e raccogliendo testimonianze: alcuni presenti avrebbero anche annotato la targa dell’auto con cui l’uomo si è dato alla fuga.

Napoli ricorda le Quattro Giornate, corone d’alloro per i caduti in piazza Carità

Napoli ricorda le Quattro Giornate, corone d’alloro per i caduti in piazza Carità

Prima il suono delle trombe della fanfara dei carabinieri, poi la deposizione delle corone d’alloro sulla stele dedicata a Salvo D’Acquisto. In piazza Carità le celebrazioni per l’82esimo anniversario delle Quattro Giornate di Napoli, l’insurrezione popolare che tra il 27 e il 30 settembre del 1943 liberò la città dall’occupazione nazista. In prima fila, mentre risuonava l’inno di Mameli, il sindaco Gaetano Manfredi, che come da tradizione ha reso omaggio anche al mausoleo di Posillipo e alla lapide in piazza Borsa, insieme alle altre autorità cittadine. (Intervista nel video allegato).

Ad attendere il primo cittadino sulla scalinata della camera di commercio, il presidente dell’ente Ciro Fiola:(Intervista nel video allegato).

Agguato a Miano, ucciso pregiudicato 33enne

Agguato a Miano, ucciso pregiudicato 33enne

Agguato a colpi di pistola in via Miano, nei pressi del parco di Capodimonte. La vittima è Umberto Russo, 33 anni, già noto alle forze dell’ordine: raggiunto da colpi d’arma da fuoco mentre era in auto, è stato trasportato al Cardarelli dove è deceduto poco dopo per le gravi ferite riportate. Sul posto i carabinieri della compagnia Vomero, indagini in corso.

«Bisogna restare sempre vigili, perché la presenza della criminalità organizzata è ancora viva nella nostra città. Dobbiamo presidiare i territori e sostenere il lavoro delle forze dell’ordine e della magistratura», ha dichiarato il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi commentando l’omicidio di Miano. «Noi stiamo facendo il massimo con il corpo dei vigili urbani e procederemo con ulteriori assunzioni per garantire una presenza più assidua in strada».

Conte: “Col Milan è sempre big match”. Fuori Buongiorno e Rrahmani

“Contro il Milan è sempre un big match”. E’ una delle frasi che non lasciano il segno e che evidenziano la tensione della vigilia, vissuta come sempre intensamente da Antonio Conte. Domani sera a “San Siro” è in programma la trasferta contro i rossoneri e si dovrà fare a meno di due pilastri in difesa, Buongiorno e Rrahmani. Ma forse anche di qualcun altro così come sibillinamente detto dall’allenatore azzurro, che però non ha svelato le carte.

Se Allegri fa il pesce in barile, snocciolando i numeri del Napoli e provando a scaricare su questi tutta la tensione della vigilia, Conte rispedisce al mittente ogni definizione di favorito: “Troppo presto, un intero campionato da giocare”.

Ma conte mette anche tre squadre sullo stesso piano: “Ogni anni Juventus, Milan e Inter, sono squadre che ambiscono al massimo. Rispetto per tutti, anche per le altre squadre neopromosse. La partita è difficile, come sempre. Però anche una bella vetrina San Siro per i ragazzi e andiamo per giocarcela fino alla fine”. Similitudine del Milan di quest’anno con il Napoli dello scorso anno? “Era folle che l’anno scorso qualcuno ci desse per favoriti, visto che eravamo arrivati decimi. Quanto agli accostamenti o all’idea di pensare che qualcuno sia favorito, sono giochini che lasciami ai media”.

La grande passione, le immagini ancora negli occhi del film scudetto, spintono Conte a dire che: “Chi gioca nel Napoli e vive Napoli ha un transfert continuo di passione, entusiasmo e responsabilità. Non sapevo che ci fosse un altro divieto di trasferta per i tifosi e mi dispiace. Averli al seguito è sempre importante per noi”.

Infine un pensiero per De Bruyne: “Ha cambiato squadra dopo tantissimi anni, città e clima. E’ un grande campione sta offrendo  ma è un grande professionista e sta facendo bene. Come tutti, però, si può sempre migliorare”.